cronaca

La tradizione istituita dalla comunità di San'Egidio
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Una messa da requiem per i senza dimora morti per strada: si è rinnovata stamani la tradizione istituita dalla Comunità di S.Egidio che si è ritrovata assieme a tanti homeless nella basilica dell'Annunziata per ricordare chi, senza un tetto né una famiglia, è morto per strada. Oggi a Genova sono circa mille le persone senza tetto, 250 delle quali vive ancora per strada mentre per 300 ci sono alloggi di fortuna - case inagibili e scantinati. Tutti gli altri trovano posto in circa 350 dormitori.


Negli ultimi 25 anni, ricorda la Comunità di Sant'Egidio, sono morte circa 140 persone per il freddo o per la durezza della vita di strada, sette nell'ultimo anno. "I senza dimora in Italia rischiano un aumento nei prossimi mesi anche per il nuovo decreto sicurezza - dicono in Comunità -: con la fine della protezione umanitaria si crea una fascia più larga di irregolarità che rischia di aumentare anche la precarietà alloggiativa. Numerosi sindaci hanno già lanciato un grido di allarme sugli effetti delle nuove norme".

Durante l'inverno, ha detto Sergio Casali della Comunità di sant'Egidio "abbiamo intensificato e ampliato i giri di strada con consegna cibo caldo, coperte sacchi a pelo e con una presenza più continuativa e capillare su tutto il territorio genovese, grazie anche alla collaborazione di tanti cittadini che segnalano la presenza di senza dimora nel loro quartiere".