porti e logistica

“Qualcuno deve pagare"
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Gli autotrasportatori stanno studiando una class action, cioè una sorta di richiesta danni collettiva, nei confronti di Autostrade e di Autofiori per i danni economici derivanti dalle lunghe attese in coda sulla A26, ancora a corsia unica dopo la chiusura di una carreggiata chiesta dalla magistratura per possibili fragilità, da due settimane, e sulla A6, dove ancora si viaggia su una corsia per senso di marcia per il crollo di un viadotto, trascinato da una frana, il 24 novembre.

“Anche la A7, presa d’assalto, in alcuni tratti è a corsia unica. In media ogni camionista resta in coda in queste autostrade per due ore al giorno - racconta a Viaggio in Liguria Marco Deri, di Trasportounito - e questo ha un costo: calcoliamo oltre 4000 camion al giorno in ingresso e uscita dal porto di Genova, più circa 1000 a Savona. Il calcolo è presto fatto: circa 600mila euro al giorno per tutti, 10 milioni di euro in un mese”.

Peraltro siamo in un periodo di picco per Natale, quindi i danni sono ancora maggiori. Senza dimenticare che può capitare che i camion “buchino” gli imbarchi perché arrivano in ritardo in porto e la nave parte senza la merce che lui portava. “Qualcuno deve pagare - chiude Deri - e stiamo pensando proprio a una class action”.