porti e logistica

"Il biglietto da visita per i turisti lo abbiamo ormai stracciato"
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Sono 200 mila i passeggeri in arrivo a Genova via mare nelle due settimane centrali di agosto, il periodo in cui l'autostrada A10 sarà interessata tra Genova Pra' e Aeroporto da lavori improrogabili sulla galleria Provenzale: e una volta sbarcati dai traghetti, il rischio è di trovarsi davanti ad una paralisi totale.

"Quando le persone attraccheranno e sbarcheranno qui credo proprio si metteranno le mani nei capelli", commenta Edoardo Monzani, amministratore delegato di Stazioni Marittime. "Di questi 200 mila arrivi, più del 50% sono di origine franco-marocchina o franco-tunisina, per cui saranno diretti verso ponente: il rischio è di bloccare non solo la circolazione autostradale ma anche quella cittadina". 

Per scongiurare il caos, sono necessarie soluzioni drastiche. Per Monzani non ci sono alternative: "Fare divieto di transito per alcune tipologie di mezzi nel caso di una circolazione ad una corsia per senso di marcia oppure farli circolare solo di notte e in entrambi i casi sono necessari i ristori per le categorie. Se non puoi muoverti, noi ti paghiamo". Anche perché basterebbe un incidente anche di lieve entità per mandare in tilt tutta la viabilità del Ponente, dove l'alternativa è solo l'Aurelia. 

L'ennesimo danno per l'economia della Liguria che vive di turismo, ma che è anche un porto fondamentale per le partenze verso le isole. Il rischio è che le persone per le prossime estati scelgano una volta per tutte altre mete di vacanza o altri porti da cui salpare. "Il biglietto da visita ormai lo abbiamo stracciato da anni, io stesso che ho una casa in riviera non ci vado: non faccio due o tre ore di coda ogni weekend per passare lì il mio tempo libero".

Intanto non mancano alcuni disagi, specie il sabato mattina
, a causa dei controlli anti Covid sui traghetti diretti in Marocco o Tunisia. "Le autorità richiedono controlli molto capillari, non si accontentano di un'autodichiarazione e vogliono vedere le documentazioni sanitarie, per cui le compagnie hanno sul posto quattro medici e un infermiere per controllare tutti i passeggeri, lo scorso sabato erano circa 1600". 

(Foto Ansa)