curiosità

Bella iniziativa ieri a Busalla
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Il nuovo millennio vede come protagonisti il pitbull e l’amstaff come le “nuove razze” pericolose: in realtà sappiamo bene che si tratta di un fenomeno legato al numero di soggetti presenti sul territorio, che staticamente incide sul numero di aggressioni.

Gli incidenti nascono dall'ignoranza di una società in cui i cani vengono scelti e selezionati sulla base dell'estetica, tralasciando i principi su cui si fonda l'alleanza tra l'uomo e il cane. I terrier di tipo bull si sono diffusi seguendo una moda che ha dimenticato la storia di questi cani.

Da qui nasce il progetto “Test the Bull”, episodio pilota mirato allo studio delle doti caratteriali delle razze appartenenti a questa categoria: l’appuntamento si è svolto ieri a Busalla.

Il progetto fa parte di un programma più ampio, che prevede lo studio di diverse razze da lavoro, nello specifico quelle da utilità, difesa e guardiania. L' obiettivo è quello di riportarle alle loro funzioni primarie seguendo uno sviluppo armonico con i tempi moderni.

I terrier di tipo bull, pur essendo cani performanti e carismatici, ancora non trovano il loro posto accanto all'uomo.
Lo staff della Rock the Dog ASD si applica per approfondire ciò che resta della loro memoria di razza, in modo da poter contribuire alla loro evoluzione al passo con la società.

Diversi proprietari e allevatori (quali Amstaff Style di Giacomo Calcara, American History X kennel di Massimo Balza, American 4 Vid di Ulisse Bongiorni e Massimiliano Stabile, Lievore's Edition di Piergiorgio Lievore) hanno deciso di mettere a disposizione i loro soggetti ed in molti già lavorano in sinergia con centri cinofili, mossi dal fine ultimo e comune di riuscire ad istituire anche per queste razze una prova zootecnica ufficiale.

Insieme, proprietari e allevatori si sono messi in gioco affinché anche questi cani, invece che essere giudicati, possano essere compresi.