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Anche ad Ascoli si fa avanti un fondo americano ma solo per una partnership
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Mondo rossoblù in fibrillazione per la cessione del Genoa che potrebbe avvenire ad un fondo Usa con sede a Londra. Preziosi resta in silenzio mentre i tifosi vanno a caccia di notizie e ognuno interpreta a suo modo ciò che sta accadendo.


L’ex ds del Milan Mirabelli accostato a questa vicenda si defila con una mezza smentita, mentre i tempi si allungano e se ne parlerà in autunno inoltrato. In primo piano resta la frenesia della tifoseria già scottata altre volte da personaggi spacciati come credibili e poi rivelatisi dei fantocci tipo il cinese che ballava sotto al settore dei tifosi rossoblu a Reggio Emilia, senza dimenticare la cessione annunciata a luglio di qualche anno fa al gruppo che si riferiva a Gallazzi e che poi svanì nel nulla.

Per questo c’è chi non crede negli sviluppi di questa trattativa considerata come un diversivo per prendere tempo in un momento difficile. Ma Preziosi è al minimo della sua popolarità e dopo 18 anni sembra sul punto di mollare. Ma è chiaro che farà i suoi conti.

Intanto fa riflettere che in questi giorni anche ad Ascoli un fondo statunitense voglia prendere la società marchigiana. Sarà lo stesso che vuole il Genoa? Il presidente dei bianconeri Pulcinelli ha raffreddato gli entusiasmi dicendo che vorrebbero entrare nell’Ascoli solo con una partnership.

La Nord quindi aspetta ma le voci sono quasi univoche a invitare Preziosi a passare la mano del club più antico d’Italia indipendentemente da americani o chissà a chi. Ci sono due mesi per arrivare ad una soluzione in un verso o in un altro senza dimenticare il campionato ed è questo che agita i genoani.