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Dialogo in piazza a Finale Ligure sul truck di Primocanale
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E' Matteo Salvini, con il 43%, il leader di centrodestra che guida la graduatoria di quelli che raccolgono maggiore fiducia secondo un sondaggio Swg. Dietro il leader della Lega c'è Giorgia Meloni, che raccoglie un 34%. Sul podio si afferma il governatore ligure Giovanni Toti che, con il suo 22%, si piazza davanti a Silvio Berlusconi e Mara Carfagna, appaiati con il 15% a chiudere la 'top five'. Dopo Carfagna, il sondaggio Swg indica la capogruppo alla Camera di Forza Italia Maria Stella Gelmini che, con il suo 10%, non va oltre il sesto posto.

Se ne è parlato in piazza a Finale Ligure, esaurita in ogni ordine di posto.
Nel corso della tappa di ‘Viaggio in Liguria’ che ha coinvolto il borgo turistico savonese, sul palco del truck di Primocanale con Andrea Scuderi sono saliti Maurizio Belpietro, direttore del quotidiano La Verità, e il governatore Toti. “Il centrodestra che abbiamo conosciuto negli anni sparisce, muore, se non si decide di farla quella rivoluzione liberale di cui tanto ha parlato”, ha detto Belpietro. “Stiamo discutendo da tanti anni di cosa debba fare il centrodestra per essere rilanciato. Forse è tempo di smettere di discutere e di cominciare a rimboccarsi e maniche per farlo”, ha proseguito il direttore.

“Il progetto che ha in testa Forza Italia ogni tanto sfugge anche a me, posso parlare del mio progetto”, ha replicato Toti. “Il sondaggio credo valga poco, vale di più il feedback che ti arriva dalla gente. E io ne vedo molta perché giro molto. La gente ha voglia di un centrodestra nuovo, che abbia una chiara definizione, che oggi vede nella Lega il suo partito principale ma non esclusivo. Ci sono tante anime nel centrodestra che abbiano il diritto di essere rappresentate. In questa regione lavoro bene con Lega e Fratelli d’italia, nessuno screzio tra noi nonostante la maggioranza sia di un solo elemento in più”.

Belpietro e Toti confluiscono su un punto preciso. “C’è bisogno di un centrodestra nuovo”, sottolinea il governatore ligure. “Lo dico da tempo al mio partito: Forza Italia così com’è non ha nessuna attrattiva. Mentre uno sta con Salvini e condanna i migranti, un altro sale sul barcone per fare dispetto a Salvini stesso. Abbiamo fatto 30 volte il giro dell’orologio della politica, ma non è più possibile. C’è un mondo che ha bisogno di essere rappresentato da un centrodestra nuovo. Se Forza Italia ha la forza di rinnovarsi, io ci sono e do una mano. Se dobbiamo tenere la poltrona in caldo per qualcuno che è li da 20 anni, ne faccio volentieri a meno e mi occupo di altro nella vita”, ha chiarito Toti.

Per Belpietro al volante di una macchina "ci sta uno solo. Se si guida in due si rischia di finire fuori strada, in tre la cosa si complica ulteriormente. Dentro Forza Italia sono in tre a muovere le fila. Uno è 'l'ingombrante' Silvio Berlusconi, gli altri due sono Mara Carfagna e Giovanni Toti. Mi chiedo come si faccia ad andare in una direzione se sono in tre a tenere il volante". La replica di Toti non si è fatta attendere: "Siamo più di tre, è un'ammucchiata neanche troppo piacevole per gli elettori. Ho accettato il ruolo di coordinatore, che durerà poco, convinto di cambiare qualcosa in poche settimane". Toti (ormai) fuori dal 'cerchio magico' di Arcore resterà ancora in Forza Italia se le cose non dovessero cambiare? "No. E non aspetterò fino all'anno prossimo", ha concluso il governatore ligure e coordinatore azzurro.