cronaca

Bucci vuole partire con il cantiere entro il 15 dicembre
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 La feste nelle due piazze divenute simbolo di Genova ha unito ancora di più la città. Quella che si è vissuta ieri sera tra piazza De Ferrari e Certosa è il segno che Genova è legata e tutta assieme ha fretta di superare il trauma conseguente al crollo di ponte Morandi. Una citta unita molto più che da un tunnel di luce che lega ora simbolicamente le comunita che invece la mancanza del ponte ha separato di netto. Una festa sentita in tutta Genova quella di questa Immacolata 2018 che ha dato il segno forte della voglia di ripartire al più presto e tornare alla normalità.


Sono passati ormai quasi quattro mesi dal quel 14 agosto e numerosi sono i passi avanti che sono stati fatti, soprattutto in termini di aiuto alle famiglie sfollate e per la viabilità. Il sindaco-commissario davanti alle centinaia e centinaia di persone in piazza lo ha detto chiaro e tondo: "Ricostruiremo il ponte? sì, ghe a femmu, ce la facciamo".  E proprio la settimana che inizia sarà decisiva in questo senso. Bucci ha più volte detto di voler partire prima di Natale col cantiere che poi porterà alla demolizione dei monconi del Morandi rimasti in piedi dopo il crollo.


La squadra del commissario dopo aver lavorato sulle cessioni delle case degli sfollati ha messo a punto anche il piano per la cessione delle aziende, dei terreni e dei capannoni che saranno interessati dall'area del cantiere. Intanto però Bucci deve aspettare l'ok della magistratura al dissequestro dell'area. In questo caso bisogna si attende soprattutto il risultato delle analisi effettuate sui reperti trasportati il mese scorso in Svizzera. reperti chiave sulle quale la magistratura punta per fare chierezza sulle cause che hanno determinato il crollo.  Il commissario ha fretta ma non vuole inciampi burocratici causati da possibili ricorsi. Circostanze che poi costringerebbero a dilatare ulteriormente i tempi di avvio dei lavori stessi. E allora Bucci aspetta che arrivi il via libera, nel frattempo continua a lavorare sotto traccia organizzando tutto affinchè al momento dell'ok la macchina sia pronta per partire.

Resta l'attesa di conoscere chi sarà il soggetto, o i soggetti, individuati per occuparsi della demolizione del viadotto sulla A10 e chi quelli per la ricostruzione. Questa settimana il commissario potrebbe sciogliere definitivamente le riserve e annunciare pubblicamente la decisione presa.