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Accuse di appropriazione indebita, autoriciclaggio e utilizzo di fatture false
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Il pubblico ministero di Roma, nell'ambito dell'udienza davanti al gup Alessandro Arturi, ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, accusato, assieme ad altri, di appropriazione indebita, autoriciclaggio e utilizzo di fatture false. Gli altri imputati hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato.


Il pm Vincenzo Barbo ha sollecitato una condanna a 2 anni e 4 mesi per Vanessa Ferrero, figlia di Massimo e di fatto proprietaria della società blucerchiata, ad un anno di reclusione per il manager Andrea Diamanti e a 8 mesi per il nipote di Ferrero, Giorgio (azionista della Sampdoria) e il manager Marco Valerio Guercini. La sentenza è prevista per il prossimo mese di settembre.

Tutto parte dalla cessione di Pedro Obiang al West Ham United, formalizzata in data 17 giugno 2015, per una cifra attorno ai 6 milioni. Negli atti investigativi alla base della richiesta del pm si sosteneva che Massimo Ferrero e la figlia Vanessa “in concorso tra loro e con più atti esecutivi del medesimo disegno criminoso, per procurare alla società Vici srl un ingiusto profitto, si appropriavano indebitamente di parte delle somme, accreditate con bonifico estero” dalla società londinese per pagare il calciatore, per una quantità di denaro superiore al milione di euro.

Le indagini erano partite dall'analisi da parte della Guardia di Finanza di alcune transazioni finanziarie anomale tra alcune società del gruppo che fa capo a Ferrero. I soldi sarebbero stati distratti attraverso l'utilizzo di fatture false emesse da una società riconducibile al presidente della Sampdoria, anche se amministrata da un altro soggetto.
Il denaro così distratto sarebbe stato successivamente riutilizzato sia per saldare debiti di altre imprese del gruppo, sia per finanziare un film prodotto da altre due società, sempre riconducibili al presidente della Sampdoria.
I pm contestavano inoltre a Ferrero “le aggravanti di aver cagionato alla Uc Sampdoria spa un danno patrimoniale di rilevante entità e di aver commesso il fatto abusando di relazioni d'ufficio”.

Secondo i pm, Massimo e Vanessa Ferrero insieme con Andrea Diamanti, vengono accusati di avere, “con artifizi e raggiri”, simulato un rapporto di lavoro subordinato tra il presidente della Sampdoria e le società Vici srl e con Cgcs srl. In base all'impianto accusatorio sarebbero state “strumentalmente prospettate rivendicazioni del tutto infondate legate alla natura del rapporto tra Massimo Ferrero e le predette società”.