porti e logistica

Una campagna sistematica che proseguirà a livello nazionale
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Nella prestigiosa location del Castello Brown a Portofino, sono stati presentati alle autorità locali i rilievi idrografici ad alta densità eseguiti in loco con le nuove tecnologie a disposizione dell’ Istituto Idrografico della Marina militare (IIM), sulla base dei quali verrà definito un progetto pilota connesso allo studio di una nuova tipologia di prodotto cartografico destinato a quegli utenti non assoggettati alla normativa SOLAS, ovvero il diporto, che affiancherà la produzione cartografica dell’IIM. La navigazione da diporto ha beneficiato «di riflesso» di quanto sviluppato per la navigazione commerciale, ma senza aver mai potuto usufruire di prodotti cartografici esclusivamente pensati, progettati e sviluppati sulle specifiche esigenze del diportista.

La nautica da diporto è uno dei settori di importanza strategica per l’economia dell’Italia: nel 2019 delle 33 milioni di barche nel mondo oltre 577mila sono in Italia, senza contare il grosso impulso dato dall’incremento del 10 % dei posti barca avvenuto nell’ultimo decennio (2009-2019). La sperimentazione continuerà con l’acquisizione di ulteriori dati relativi all’area del golfo Marconi, che si presume si concluderà entro l’estate 2021, ma il progetto cartografico proseguirà a livello nazionale, iniziando una campagna sistematica da Ventimiglia, ripercorrendo quindi a distanza di quasi 140 anni la campagna condotta dall’allora Direttore dell’Istituto idrografico della Marina Giovan Battista Magnaghi, che partì appunto dai confini occidentali per mappare i fondali italiani.

L’Istituto idrografico della Marina, sito in Genova presso lo storico Forte San Giorgio dal 1872, è l’Organo Cartografico dello Stato designato alla produzione della documentazione nautica ufficiale nazionale. Per coprire i quasi 554 mila chilometri quadrati di responsabilità italiana ed i quasi ottomila chilometri di costa, si avvale dei rilievi eseguiti dalle Unità idro oceanografiche della Marina militare, oltre che di proprie imbarcazioni minori, valorizzandone i dati raccolti e finalizzandoli alla produzione di cartografia e documentazione nautica, tradizionale ed in formato elettronico, curandone la diffusione in ambito nazionale ed internazionale, al fine di garantire la sicurezza della navigazione nelle acque di responsabilità italiane.