cultura

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"Fino all'ultimo respiro", questo il titolo del ciclo di incontri curato da Gianna Schelotto che mette a confronto le donne del melodramma con quelle di oggi. Tre appuntamenti, si parte con il primo giovedì 18 aprile alle 17.30 nell'auditorium Montale del teatro Carlo Felice in vista di "Tosca".

"Ogni volta che si presenta una opera teatro si fa una conferenza introduttiva per preparare gli spettatori. Quello che faremo invece in questo ciclo è trovare un legame con la contemporaneità", ha spiegato la Schelotto. "Tutte le donne del melodramma fanno una brutta fine: le opere ci sembrano sempre così lontane e ottocentesche, ma poi apriamo i giornali e leggiamo come troppe donne continuino a morire nei modi più impensati. La cosa che più colpisce in questi casi di femminicidio che tutte le donne hanno sempre accettato il loro ultimo appuntamento. Si dice sempre che bisogna fare cultura e per questo ho deciso di partire dalle opere più famose e amate dal pubblico".

Tosca, Santuzza, Nedda, Madama Butterfly si siedono per qualche ora sul lettino della psicologa e parlano di passione, gelosia, infedeltà, attesa, ma soprattutto di amore. E anche il pubblico potrà dire la sua. "Abbiamo scelto di creare anche un questionario che sottoporremo sia al pubblico sia ad un gruppo di studio formato da giovanissimi in modo tale da confrontare le risposte e capire se il modo di amare e concepire l'amore sia cambiato o sia rimasto lo stesso di allora".

Gli appuntamenti successivi saranno mercoledì 22 maggio e giovedì 6 giugno, mentre i risultati del sondaggio verranno poi analizzati alla fine. "Abbiamo deciso di fare un esperimento che spero gli altri teatri d'Italia ci copino", ha detto il sovrintendente Maurizio Roi. "Vogliamo stimolare la riflessione partendo dalla musica e dalla trama di alcune delle opere più note fino ad arrivare alla drammatica attualità dei giorni nostri".