cronaca

Il primo carcerato a essere rinchiuso è l'albanese Arjan Quku
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 Dopo mesi di richieste da parte dei sindacati degli agenti penitenziari nel carcere di Marassi nei giorni scorsi è stata istituita una sezione speciale per i detenuti più violenti. Il primo recluso vi è stato rinchiuso ieri: si tratta di è Arjan Quku, giovane albanese condannato a 24 anni in Cassazione per l'omicidio di Roberto Siri, l'artigiano edile di Cengio (Savona) ucciso a calci all'alba del 2 febbraio 2008 nel parcheggio davanti all'ospedale di Cairo Montenotte (Savona).


Quku si è reso più volte protagonista di gesti di violenza e di danneggiamento prima nel carcere di Sanremo e poi a Marassi. L'ultima episodio ieri quando ha devastato la sua cella della seconda sezione di Marassi. Per lui è scattato il trasferimento nella nuova sezione per i detenuti violenti.


"Questa sezione ci permette di trattare in modo più adeguato i reclusi violenti", spiega Fabio Pagani, segretario della Uil Penitenziaria, il sindacato che più di tutti si è battuto per aprire il reparto per i violenti auspicato anche dal Ministero di Grazia e Giustizia. "In questo modo oltre al lavoro degli agenti vengono tutelati gli altri detenuti e lo stesso recluso violento che, in isolamento in una cella con solo un tavolino e una sedia avrà meno possibilità di farsi del male". Proprio oggi con una cerimonia a palazzo Ducale di Genova la polizia penitenziaria festeggia i 201 anni dell'istituzione del corpo.

"Dal 1 gennaio di quest'anno - sottolinea Pagani - ad oggi oltre 125 poliziotti penitenziari sono stati aggrediti e feriti da detenuti e hanno salvato oltre 50 vite a detenuti che hanno cercato di suicidarsi. Un bilancio che fa capire meglio di tante parole la necessità di istituire una sezione per i reclusi più violenti".