cronaca

Nei prossimi giorni atteso il segretario generale Capece
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Una notevole escalation di eventi critici ha messo a dura prova il già risicato organico dei poliziotti penitenziari imperiesi. Mostra preoccupazione il Sappe per le sorti dei colleghi di Imperia, che "in pochi giorni, hanno fronteggiato serie criticità cagionate da tre detenuti, i quali già singolarmente sono stati autori di disordini in altri istituti liguri, quindi una scelta, quella di averli concentrati ad Imperia, inopportuna", come dichiara il segretario regionale Michele Lorenzo. 

"Ma così non si può andare avanti – prosegue il segretario – Imperia non ha più personale di ruolo direttivo, non vi è un direttore e si continua con la perdita di personale, che preferisce chiedere il trasferimento in altre sedi, piuttosto che operare in tale stato di abbandono. Assolutamente di non minore importanza è l’accentuata carenza di personale femminile, che compromette anche le perquisizioni destinate ai famigliari dei detenuti con conseguenze pericolose per la sicurezza".

"Oggi Imperia, a fronte di una capienza regolamentare di 62 detenuti ne conta 82 dei quali 42 stranieri, mentre la Polizia Penitenziaria è presente con 52 unità su un organico previsto di 71 unità", denuncia Lorenzo. "Personale che, dall’inizio dell’anno, ha già fronteggiato quasi 50 eventi critici in un istituto dove è riversato un ulteriore carico di lavoro in quanto, lo stesso, deve anche sostenere la movimentazione degli arrestati che, dopo la chiusura del Tribunale di Sanremo, sono convogliati sul Tribunale di Imperia".

Il Sappe rende noto inoltre che ra qualche giorno il segretario generale Donato Capece sarà ad Imperia e Sanremo "per appurare le origini di tale confusione, incontrare il personale dei due istituti ed accogliere le loro richieste".