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Accolto il ricorso presentato da Polipodio srl
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 Il Tar della Liguria ha accolto il ricorso presentato da Polipodio srl e ha annullato la gara per la concessione del servizio di gestione dei cinque bacini di carenaggio del porto di Genova con la privatizzazione di Ente Bacini. La procedura, avviata dall'Autortà di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale (Genova e Savona) si era chiusa lunedì scorso, con un'unica offerta presentata congiuntamente da San Giorgio, Fincantieri e Amico&Co. Ora rischia di tornare tutto in discussione.


Dei due ricorsi presentati contro il bando di gara, come scrivono Ship2shore e The MediTelegraph, il Tar ha rigettato e dichiarato parzialmente inammissibile quello di Zincaf, mentre ha accolto quello di Polipodio con l'annullamento del bando, di tutti gli atti connessi e del regolamento per l'esercizio dei bacini di carenaggio contestualmente emanato dall'Authority. Le motivazioni del provvedimento non sono ancora note e l'Autorità portuale resta in attesa prima di decidere la prossima mossa.

"E' possibile che il Tar abbia ritenuto di annullare parti del provvedimento che potrebbero essere riprese e sanate, limitando a quelle parti una eventuale ripubblicazione del bando - spiega il presidente Paolo Emilio Signorini all'ANSA - oppure potrebbe essere un annullamento più radicale. Finché non arriva il dispositivo è difficile pronunciarsi". La gara prevedeva l'assegnazione per 25 anni, il valore del contratto era di 187 milioni di euro ed erano previsti investimenti sulle strutture per 32 milioni, di cui 11,4 a carico dei privati. Uno dei nodi contestati da Polipodio era la possibilità di affidare in esclusiva ad un soggetto la gestione di ogni bacino, compreso il 2 che è indispensabile fondamentale per le tutte le aziende che operano nel settore della nautica nel porto di Genova.