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La proposta del governatore ligure anche in vista delle Regionali 2020
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"Ho ribadito a Mara Carfagna che a me piacerebbe prima o poi costruire non solo con lei ma con tante persone, anche con Forza Italia se ci stesse, qualcosa che ambisca a tornare a crescere in un centrodestra che vince le elezioni ma sui muscoli della Lega e di Fratelli d'Italia". E' l'obiettivo indicato dal presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti.

Il caso Segre ha fatto esplodere le tensioni residue tra Berlusconi e l'ex ministro per le Pari Opportunità che ora è pronta a fare un passo indietro e allora il governatore ligure prova a rasserenare l'ambiente politico del centrodestra: "Mara Carfagna è un esponente importante del centrodestra, vicepresidente della Camera, è evidente che nei giorni scorsi ha vissuto dei momenti di difficoltà con Forza Italia, come accade spesso a molti esponenti di quel partito, io cerco di rianimare l'ala moderata del centrodestra, mi piace confrontarmi con tutti - dice Toti spiegando le ragioni dell'incontro privato con Carfagna - Ci siamo detti che la nostra metà campo è il centrodestra, al di là di qualche voce che è corsa anche su Mara, ma l'ho trovata convintamente decisa a rimanere nel centrodestra. I rapporti con Forza Italia se li deve vedere lei".

Il governatore ligure poi entra anche nel discorso delle elezioni in Umbria guardando anche al suo ex partito: "Di sicuro dopo il risultato di Forza Italia alle elezioni regionali in Umbria esiste una riflessione profonda in tutti i gruppi moderati del centrodestra: 37% della Lega, 10% di Fratelli d'Italia e 5% di Forza Italia con un ulteriore calo, è evidente che tra gruppi parlamentari piuttosto abbondanti, qualche malumore serpeggia, non lo possiamo negare".

E poi ancora Toti su Mara Carfagna e quello che sarà il suo futuro e allontana il dubbio che l'ex ministra possa avvicinarsi a Renzi e al suo nuovo partito Italia Viva: "In tutta franchezza non so se Mara Carfagna è intenzionata a lasciare Forza Italia e sono certo che starebbe nella metà campo del centrodestra, non andrebbe ad alimentare le fila di Renzi, ne sono certo. Se verrebbe con noi non saprei dirlo, dovremmo fare comunque un percorso, per il momento è ancora in Forza Italia, mi sembra ampiamente prematuro".

IL CASO SEGRE - Il governatore Toti entra nel dettaglio della situazione: "Più che contro io avrei votato sì alla commissione Segre perche' credo che sarebbe stato un buon segnale del Parlamento. Dopodiche' penso che si sia persa un'occasione da entrambe le parti, perche' in quella mozione c'era qualcosina di troppo, la superiorita' morale della sinistra che il centrodestra non vive bene e c'era qualcosa che poteva essere aggiunto per rendere tutto piu' equanime, quindi si e' persa una buona occasione da tutte le parti, pero' errore per errore avrei votato 'si'', sottolinea Toti.