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Il governo e il Coni tengono posizioni differenti almeno sul piano delle previsioni
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Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora annuncia le date della ripresa del campionato, il presidente del Coni Giovanni Malagò si dice tutt'altro che certo della ripartenza. La differenza di posizioni emerge nelle ore in cui la Figc anticipa la consegna del protocollo sanitario all'esecutivo. Secondo indiscrezioni, troverebbe in merito conferma la procedura per cui in caso di una nuova positività verificata in un componente del gruppo squadra, questo, nella sua totalità, dovrebbe andare in ritiro per due settimane, così come è previsto l'isolamento per il contagiato. In base all'andamento dell'epidemia, però, la norma potrà essere eventualmente ripensata.


Il ministro Spadafora è possibilista: "Le due date possibili per la ripresa della Serie A - dice al Tg3 - sono il 13 e il 20 giugno. Ci è arrivato il protocollo per la ripresa del campionato, ed è molto simile nelle regole a quello degli allenamenti: giovedì prossimo ho convocato FIGC e Lega, insieme decideremo se e quando ricominciare anche qui in Italia".
Ma il presidente del Coni Malagò non è altrettanto ottimista: "La FIGC ha mandato il protocollo per le competizioni con 24 ore d'anticipo. Tra il calcio giocato e quello non, sto tutta la vita dalla parte del primo. Però non deve essere un obbligo se non sistemi altri aspetti, il mio discorso sul piano B è legato a questo. Non è così scontato che tutto finisca bene: c'è stato il provvedimento playoff-playout ma la partita è aperta".