salute e medicina

Ferrando: "Troppi bambini mangiano male, parlatene con noi"
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Martina sta meglio. La bambina figlia di genitori vegani è ricoverata da due settimane al Gaslini con gravi problemi di malnutrizione. Una dieta vegetale senza alcun integratore, emoglobina bassissima e carenza di vitamina B12, ha un anno ma sembra molto più piccola. E mentre la piccola è fuori pericolo, si riaccende il dibattito sui comportamenti alimentari e in particolare sulla dieta vegana, che rifiuta ogni alimento di origine animale.

A Primocanale è intervenuto Alberto Ferrando, presidente dell'Associazione pediatri liguri. Che smorza subito le polemiche: “Evitiamo di criminalizzare. Non ci sono solo i vegani, anche molti bambini 'normali' presentano carenze”, dice. Nel caso in questione, però, i danni sono importanti: “Questo è un caso clamoroso, il terzo in Italia. Il ritorno alla natura degnera in eccessi, diete autogestite molto carenti che possono provocare danni gravissimi nei bambini”.

La dieta vegana non è del tutto bandita, ma è importante integrare: “A volte bastano pochissime gocce di vitamine per evitare un disastro. Ci vuole coerenza ed equilibrio, naturale non vuol dire per forza buono. La vitamina B12 nella verdura non c'è, bisogna assumere farmaci, e così anche per lo zinco e il ferro. Sì, ci sono nazioni in cui la dieta è prevalentemente vegetariana, ma fatta con un certo giudizio e con precauzioni”.

D'altra parte i casi opposti sono ben più frequenti: “È vero che questi bambini fanno notizia – dice Ferrando – ma quanti ne abbiamo che mangiano in modo disordinato? L'obesità è in aumento, il diabete è in aumento. Molti assumono succhi di frutta a quintalate, cibi preconfezionati in eccesso. Così non va bene. Nutrire male un bambino significa ipotecargli decine di anni in meno. Tutti dovrebbero mangiare più frutta e verdura. Mi viene da ridere. Tratto con famiglie che impallidiscono quando dico che la frutta e la verdura vanno assunte cinque volte al giorno. Dall'altra parte vedo reazioni smodate quando parlo di proteine animali. Ci vuole equlibrio”.

L'invito, e vale per tutti, è quello di parlarne col pediatra prima che succeda l'irreparabile: “Noi non vogliamo sanzionare chi dà da mangiare male ai figli, vogliamo tutti il bene del bambino. Le famiglie spesso non ci informano sulla dieta dei bambini o non ci dicono tutta la verità”. L'altro fronte aperto è quello delle mense scolastiche: “Da anni speriamo di ricominciare a parlare di educazione alimentare anche lì. Ma prima dovremmo sapere che cosa mangiano i bambini. La collaborazione delle famiglie è importantissima”, conclude Ferrando.