salute e medicina

Sì alle riaperture in sicurezza
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"Il vaccino non si può scegliere bisogna fidarsi dei medici, è allucinante rifiutarlo perchè ci si va a vaccinare come se si andasse a scegliere la marca di una borsetta o di un paio di scarpe, il vaccino serve a salvare delle vite non dobbiamo mai dimenticarlo". Così a Primocanale Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, su chi decide di non vaccinarsi con Astrazeneca ma vuole un vaccino a mRna.


"Mi spiace sentire che ci siano così tante persone che rinunciano alla vaccinazione perché non c'è il vaccino che gli piace di più mi pare abbastanza allucinante - spiega Bassetti - oggi sia il vaccino di Astrazeneca che il vaccino Johnson & Johnson che si è utilizzato meno, sono vaccini molto ben tollerati nella categoria di persone sopra i 60 anni, le persone devono stare tranquille, quegli effetti potenziali di trombosi si sono visti prevalentemente nelle fasce di età più giovani".


Bassetti ammette che la confusione tra le persone è comprensibile ma auspica che ci si affidi ai medici. "Bisogna credere ai numeri, bisogna fidarsi delle istituzioni e bisogna affidarsi anche se c'è stato indubbiamente un balletto di decisioni da parte degli enti regolatori ma bisogna fidarsi e Astrazeneca per chi ha più di 60 anni è un vaccino sicuro ed efficace.


L'infettivologo genovese interviene poi sulle possibili aperture: "Io credo che i numeri ci dicono che la terza andata è sicuramente in via di risoluzione, il picco è stato raggiunto da un paio di settimane e se si guardano i numeri su base nazionale ieri 700 persone in meno in ospedale e circa 80 in meno nelle terapie intensive sono numeri significativi e stiamo sentendo - racconta - quindi credo che si possa vedere quella famosa luce in fondo al tunnel di questa terza ondata che ci auguriamo sia l'ultima con queste proporzioni".


"Credo che con il mese di maggio si possa pensare a una riapertura in sicurezza - conclude Bassetti - nella nostra regione abbiamo una grande fortuna che è il clima, passato il freddo di questi giorni il clima ci aiuterà perché all'esterno dei ristoranti ci sono i dehor come fuori dai bar, nelle scuole si possono aprire le finestre, sull'autobus si possono aprire i finestrini quindi noi possiamo ripartire intanto da quelle che sono le attività che si possono fare con sicurezza all'esterno e all'interno regolamentare ma bisogna ripartire, siamo sei mesi che non stiamo facendo più alcune attività stiamo creando un popolo di sedentari, cerchiamo di tornare una vita normale in sicurezza, il leit motiv dell'Italia è chiudere ma non possiamo andare avanti così ci vuole lo stesso coraggio che si ha avuto nelle chiusure anche per le riaperture sempre in sicurezza e con cautela".