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La aLmore Genova rimonta Vicenza da -15, ma le venete vincono lo stesso 42-39 ed esplode la rabbia di coach Grandi e del Presidente Besana.

Al termine dell'incontro coach Andrea Grandi non sa se essere più imbufalito o sconfortato: "Abbiamo disputato i 20 minuti centrali dell'incontro in modo sconcertante in attacco, con soli 6 punti nel secondo periodo e addirittura solo tre nel terzo periodo. Siamo però riusciti a limitare i danni, contenendo nei limiti del possibile anche il loro attacco. Nell'ultimo periodo abbiamo concordato una modifica al nostro attacco, la squadra ha seguito fedelmente le indicazioni che si sono rivelate particolarmente efficaci. Eravamo riusciti a recuperare dal -15 e ad avere a 24 secondi dal termine, sul -1, il possesso per completare una rimonta che sarebbe stata esaltante. Nel time-out abbiamo ipotizzato un tipo di attacco che prevedeva una soluzione ben precisa negli ultimissimi secondi. L'indicazione è stata totalmente disattesa, con una forzatura a 15 secondi dal termine che per giunta si è trasformata in una palla persa letale, che ha riconsegnato la partita alle nostre avversarie... sono leggerezze che non giustifico nemmeno con la tensione del momento ... posso giustificare e comprendere qualunque errore, purché nel rispetto delle indicazioni date alla squadra...così, a caldo, lo vivo alla stregua di un 'tradimento' ..."

Lo sconcerto prevale anche nelle parole del presidente Besana:

"La sconfitta in sè non cambia nulla nel nostro campionato, è la modalità che cambia sicuramente qualcosa nelle mie personali valutazioni. Ho sempre riconosciuto alla squadra le attenuanti derivanti dall'infortunio occorso a Visconti così come oggi il problema che ha bloccato Chiara Principi dalla metà del terzo quarto ha inciso non poco. Però non posso tollerare, ed il termine non è improprio, che una squadra di Serie A2, sia pure incompleta, possa produrre solo tre punti in un intero periodo, pur con tutto il rispetto dovuto alle nostre avversarie. La squadra che ha realizzato la miseria di 21 punti in 30 minuti è la stessa che poi ne realizza 18 negli ultimi sei... salvo poi gettare al vento la possibilità di una vittoria che, pur non cambiando nulla al nostro campionato, sarebbe stata sicuramente un'iniezione di entusiasmo per tutto l'ambiente. Se a commettere errori incomprensibili, e non parlo solo dell'ultimo possesso, fossero ragazzine alle prime armi me ne farei una ragione, così è invece molto più difficile e per me inaccettabile. Per onestà intellettuale, sottolineate le attenuanti, che ci sono, devo necessariamente sottolineare anche le inadeguatezze che emergono sempre più evidenti in giocatrici che hanno un unico alibi: a sceglierle, la scorsa estate, siamo stati noi".