cronaca

Lo racconta Ico Dall’Orso a Primocanale
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Quello che finora è rimasto un lamento silenzioso e isolato, che corre tra chi vive o ha attività ricettive lungo le autostrade liguri, si sta per trasformare in qualcosa di più organizzato. Un gruppo di cittadini di Sestri Levante, nelle adiacenza della A12, si è unita in un comitato e sta per intentare una class action, cioè una richiesta danni collettiva, nei confronti di Autostrade per l'Italia per le barriere antirumore rimosse in conseguenza all’indagine della Procura, parallela a quella di ponte Morandi, che ha evidenziato irregolarità sulla mancata sicurezza delle barriere stesse, smontate in fretta e furia a partire dal gennaio 2020.

Lo racconta Ico Dall’Orso a Primocanale
, commercialista e titolare da una decina di anni di un albergo immerso nel verde del primissimo entroterra di Sestri Levante. Accanto alla A12 che quasi non si vede, coperta da altissimi arbusti. “Quando abbiamo iniziato la nostra attività l’autostrada non si sentiva grazie alle barriere che erano state messe. Infatti siamo sotto il livello delle carreggiate quindi erano particolarmente efficaci. Una mattina di gennaio sono arrivato e ho sentito un rumore assordante, che riecheggiava in tutto albergo: le avevo tolte", sottolinea Dall'Orso.

"Ogni mese da allora ho scritto ad Autostrade che qualche volta mi ha risposto di non sapere quando sarebbero state rimesse. Di recente li ho informati della class action che intenteremo nei loro confronti per i danni che il rumore ci crea, sia a livello esistenziale, che di attività ricettive come il mio albergo o altri bed and breakfast della zona. Ci siamo appoggiati ad un avvocato di Chiavari che sta analizzando il caso”. Vedremo nelle prossime puntate.