cronaca

Dopo la protesta dei ristoratori, l'assessore in una nota condivide la loro civile disperazione
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"Chi fa impresa non può vivere nella continua improvvisazione e insicurezza. Non è pensabile organizzare il lavoro proprio e dei propri dipendenti, senza sapere se due giorni dopo sarà possibile o meno riaprire. Servono pesanti ristori. Altrimenti si lascino lavorare i ristoratori". Lo dice l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti al termine dell’incontro con titolari di bar e ristoranti locali, scesi questa mattina in piazza De Ferrari per manifestare contro le continue chiusure e ripartenze imposte dal governo.

"Condivido la civile disperazione di questi lavoratori – aggiunge Benveduti - Da tempo, come Regione Liguria, chiediamo chiarezza e una strategia condivisa al governo. I ristoranti sono aziende che devono prevedere una linea di spesa, e non è con questi continui stop and go che possiamo pensare di far ripartire un settore, che già in tempi non sospetti era corso ai ripari adeguandosi alle normative anti-Covid. E invece, nonostante questi sacrifici e senza alcuna evidenza scientifica a tale supporto, li si è etichettati quali fulcro del contagio".

"Per nostra parte, e in attesa che il governo intervenga finalmente con importanti misure – conclude l’assessore –, provvederemo ad attivare nuove risorse a fondo perduto a compensazione di quelle piccole e piccolissime attività, oggetto delle restrizioni governative, e a supporto della digitalizzazione e dell’adeguamento produttivo delle microimprese".