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Ma gli azionisti di risparmio potrebbero chiedere la sospensiva dell'aumento
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Consob ha approvato il prospetto informativo dell'aumento di capitale Carige da 700 milioni di euro, garantito dal Fondo interbancario di tutela dei depositi, anche con lo Schema volontario, e nel quale entrerà nell'istituto la trentina Cassa centrale banca. L'offerta agli azionisti avrà inizio oggi alle 9 e terminerà alle ore 14 del 13 dicembre, con data di regolamento prevista il 20 dicembre. Lo annuncia l'istituto in una nota.


"Il risultato netto di Carige nel 2019 sarà negativo", avverte l'istituto. E' previsto in perdita nel piano strategico per 779 milioni, dopo perdite per 272,8 milioni nel 2018 e per 428,5 milioni nel primo semestre. "Sebbene le componenti sottostanti alla previsione di tale risultato economico abbiano subito significative variazioni, tale previsione rimane sostanzialmente valida e, alla data del prospetto" per l'aumento di capitale, afferma, "si attesta su una perdita pari ad euro 783 milioni". Nell'ambito dell'aumento di capitale di Carige le azioni della banca, sospese dalle contrattazioni alla Borsa di Milano dal 2 gennaio, "non saranno riammesse alle negoziazioni laddove il flottante dovesse risultare inferiore al 10%, soglia definita da Borsa Italiana spa necessaria ai fini della riammissione alle negoziazioni". E' l'avvertenza che segnala l'istituto in una nota assieme quindi al "rischio di illiquidità delle azioni di Banca Carige".

Intanto il management Carige conferma che il 2 dicembre le è stato notificato un atto di citazione da parte del rappresentante comune degli azionisti di risparmio per l'impugnazione delle delibere assunte dall'assemblea straordinaria del 20 settembre. Quindi, potrebbe essere presentata un'eventuale richiesta di sospensione degli effetti della delibera di aumento di capitale che potrebbe impedire il perfezionamento della manovra di rafforzamento patrimoniale entro il 31 dicembre 2019.

"Stante l'indeterminatezza dell'eventuale quantificazione del danno, non sono determinabili i possibili effetti sul piano derivanti da un'eventuale condanna della società, fermo restando la marginale percentuale di capitale sociale rappresentata dagli azionisti di risparmio.. In caso di mancata realizzazione del rafforzamento patrimoniale la banca e il gruppo sarebbero sottoposti ad azioni straordinarie e/o a misure da parte delle autorita' competenti che potrebbero determinare la liquidazione coatta amministrativa della banca e, in tal caso, verrebbe compromessa la prospettiva della continuità aziendale dell'Emittente e del Gruppo Carige", avverte l'istututo bancario genovese con una nota.