economia

Il futuro dell'istituto di credito genovese
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Resta ancora da chiarire il futuro di Banca Carige con i tre commissari straordinari che stanno portando avanti ormai il quarto 'piano' di salvataggio per l'istituto, dopo l'ultimo passo indietro di Blackrock.


Ora anche che l'ad di Bper, Alessandro Vandelli, non esclude di valutare l'acquisizione di Carige a patto che l'operazione non abbia impatti sul capitale, come fu fatto per il salvataggio delle banche venete da parte di Intesa. "Quello che fu fatto sulle banche venete rese neutrale sotto il profilo patrimoniale l'operazione per il soggetto che le ha acquisite", ha detto Vandelli, ricordando che quell'operazione fu fatta con "emissioni di cassa da parte dello Stato". "Si può guardare ma con queste condizioni".


"Quello che fu fatto sulle banche venete rese neutrale sotto il profilo patrimoniale l'operazione per il soggetto che le ha acquisite. Quella condizione fu realizzata in un certo modo attraverso emissioni di cassa da parte dello stato. Bisogna capire se oggi ci sono le stesse condizioni per fare un'operazione di questo tipo", ha spiegato Vandelli in conferenza stampa. "Credo che oggi per un soggetto che guardi a quella realtà questo tema sia il cuore della fattibilità dell'operazione. Capire se c'è uno sforzo patrimoniale e finanziario che deve sostenere chi acquisisce o se questo sforzo patrimoniale viene adempiuto come fu fatto per le venete o in maniera differente. Credo che sia questo il cuore del problema di trovare una soluzione per Carige che veda anche istituti" bancari "pronti" a intervenire. Questo vale anche per Bper? "Sì - ha risposto Vandelli - credo che oggi sia difficile prospettare delle operazioni senza che ci sia un modo per neutralizzare gli impatti patrimoniali di un'operazione di questo tipo. Credo che questo sia il primo presupposto". Secondo Vandelli "lo sforzo deve essere indirizzato verso una soluzione non stand-alone, bisogna fare il possibile per creare condizioni per trovare un partner industriale che possa dare una prospettiva a Carige". L'auspicio per l'istituto ligure è che possa "reinserirsi in una logica e in una realtà industriale, auspicabilmente del nostro paese. La domanda da porsi è come sia fattibile, con modalità si possa rendere possibile questa operazione".