cronaca

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Che il primo giorno di scuola sia sempre traumatico, si sa. Il ritorno alla routine dopo le vacanze, la fine dell'estate e poi compiti, verifiche, interrogazioni. Ma questo lunedì 17 settembre è stato un primo giorno di scuola un po' diverso dal solito, soprattutto per chi si è mosso dal ponente verso il centro.

Un po' diverso per i compagni di classe di Samuele che avranno un supporto psicologico nella loro scuola di Campomorone per affrontare la tragedia.

Un po' diverso per chi quel 14 agosto ha perso la casa e oggi ha accompagnato i figli con il servizio navette creato apposta per l'emergenza. "Noi adesso abitiamo a San Biagio, ma pensavamo che il traffico sarebbe stato peggiore. Tutto bene, nonostante la sveglia all'alba", racconta una famiglia di sfollati. Delle navette hanno usufruito anche i bambini che abitano "al di là del ponte" e una mamma emozionata per il primo 'primo giorno' del figlio racconta "È stato un viaggio di un'ora, un po' come andare in gita". Una gita che però si ripeterà nei prossimi mesi. C'è anche chi, invece, ha il problema di raggiungere il posto di lavoro: "Noi abitiamo vicini a scuola ma io lavoro dall'altra parte del ponte e dovrei portare i miei figli un'ora prima dell'inizio delle lezioni. Vedremo come organizzarci".

Un po' diverso per tutti i ragazzi che dalla stazione di Genova Principe sono saliti su treni affollati seguendo le indicazioni e ricevendo i volantini informativi dall'assessore Ilaria Cavo in persona, assieme alla Protezione Civile: "Per raggiungere il Ponente l'opzione più veloce è quella del treno, mentre per Sampierdarena c'è la navetta: nei primi giorni sarà necessario informare i ragazzi". O per chi da ponente ha aspettato l'autobus 53 in piazza Pallavicini per più di 40 minuti e poi si è trovato su un mezzo strapieno di persone, come abbiamo raccontato in diretta durante "Al servizio del pubblico" e attraverso i vostri messaggi giunti al numero di Whatsapp 347 6766291: "Dopo mezz’ora di attesa passato un autobus colmo seguito da due fuori servizio per non arrivare tardi ho dovuto accompagnare mio figlio in scooter ... come possiamo evitare il traffico privato con questo servizio? Ed erano le 9 figuriamoci alle 7 che succede!".

Ma come tutti i primi giorni di scuola è anche un momento di aspettative e di buoni propositi: con un po' di ottisimo, si riuscirà ad affrontare anche quest'anno.