cronaca

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 È inutile cercare di far credere ai cittadini che il Governo abbia messo nell’angolo i Benetton. Ad oggi non è così e possiamo solo prendere atto di uno scambio di letterine di facciata tra Governo e Autostrade per l'Italia/Atlantia.

Tutto per nulla impegnativo perché poi sono i contratti che contano e la trattativa vera inizierà solo quando gli studi legali si siederanno al tavolo inserendo clausole, paletti e manleve di responsabilità.
Ognuno potrà dire: “Ma nella lettera inviata intendevamo dire che.....”. Quindi di concreto non c’è assolutamente nulla.


Si vuole rifilare un sistema autostradale cotto e decotto ad una Public company, a Cassa Depositi e Prestiti (società dei cittadini, soldi nostri!). La verità è che si vuole dare idea al Paese prima dell’inaugurazione del Ponte di Genova, che si sia fatta giustizia. Ma non è così.

Il punto fondamentale sarà vedere come verrà trattato tra le parti il tema della restituzione del bene e in quali condizioni verrà restituito.
Il concessionario, con azionista di riferimento Benetton, prese anni fa un bene dallo Stato in condizioni ottime. Perfetto. Lo ha gestito, ha tirato a casa miliardi di utili non facendo manutenzioni e aumentando i pedaggi con autorizzazioni dei vari Governi, non mettendo in regola gallerie e ponti secondo le normative di sicurezza europea, anzi portando proprio ponti e gallerie specie in Liguria al disastro. Ora che c’è tutto da rifare, di fatto restituisce il bene distrutto.

E lo Stato, cioè noi dovremmo ora spendere miliardi per mettere a posto l’intero sistema autostradale, mentre i Benetton i miliardi di utili se li sono messi in tasca quei miliardi che dovevano essere spesi per mantenere integro il bene affidatogli in concessione compreso il ponte Morandi dove sono morte 43 persone. Non mi sta bene. È inaccettabile. E comprendo peraltro che non trattandosi di una revoca o caducazione, ma un ingresso di CDP e azionariato diffuso in Autostrade per l'Italia il bene di fatto non viene restituito perché la società concessionaria resta la stessa.

Di fatto ci guadagnano solo i Benetton che hanno spremuto il limone ed ora ce lo restituiscono senza neppure la buccia ed escono persino dicendo se non bastasse la presa in giro, che per loro è “un boccone amaro”!
Per me è una presa in giro colossale. E il Governo deve spiegazioni a tutti noi di questo ipotetico accordo che al momento non è nulla. Anzi non si è neppure iniziato a scriverlo questo accordo sulla pelle dei cittadini
Sono solo parole per tenerci a cuccia.