cronaca

Si annuncia un autunno caldo per la rete autostradale ligure
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"Sappiamo già che questo periodo ci costerà lacrime e sangue". Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto commenta così i lavori che si prospettano per tutto l'autunno lungo le autostrade della Liguria. Tutta colpa delle onduline. Il ministero dei Trasporti nei prossimi giorni chiederà ad Autostrade di rimontare quelle rimosse durante questi mesi di ispezioni. A quel punto servirà un piano che porterà ancora una volta la rete autostradale liguri a subire chiusure e scambi di carreggiata.

"Si sapeva - spiega ancora Botta -. Non si finisce mai di soffrire. Ci attendono anni di vera e propria passione. Per decenni c'è stata mancanza di manutenzione delle infrastrutture e ora questa situazione ce la porteremo dietro per anni". Il piano deve essere ancora redatto. I lavori potrebbero partire dalla A26, ma per tutti gli operatori dei settori penalizzati, dal commercio, al turismo, dal porto al piccolo dettaglio, tutti coinvolti in quello che rischia di trasformarsi in un caos autostrade bis per la Liguria. Il mondo del lavoro cerca di trovare soluzioni che possano in qualche modo provare almeno in piccola parte a limitare i problemi.

"Sarà fondamentale istituire il prima possibile un tavolo di confronto con gli operatori dei vari settori economici per capire quali saranno le indicazioni del Mit e di autostrade per questi lavori - precisa il direttore generale di Spediporto -. Non possiamo di immaginare di affrontare una stagione autunnale senza avere una chiara idea di quello che succederà. I danni in questi mesi sono stati già molto rilevanti e rischiano di diventare enormi nei prossimi mesi. Sappiamo che questo periodo costerà lacrime e sangue. E' una messa in sicurezza necessaria ma sappiamo che ci sarà molto da soffrire. Quindi per ridurre le pene è necessario confrontarci e capire quali sono le tempistiche di interventi e cercare di graduare gli interventi in modo da influire il meno possibile" conclude Botta.

In Liguria ci sono 285 gallerie autostradali. I controlli sono partiti dopo le attività della procura in seguito al crollo di una parte della volta della galleria Bertè sulla A26 lo scorso 30 dicembre. Da lì è emerso il problema delle condizioni delle gallerie autostradali liguri. I lavori e le verifiche portati avanti subito dopo la fine del lockdown Covid ha di fatto imposto un lockdown autostrade con pesanti conseguenza per tutta l'economia regionale. Solo per il turismo alberghiero si parla di una perdita del 15% di presenze rispetto allo scorso anno. A Genova la percentuale sale almeno a 20% per le strutture.

I tempi stimati per completare le operazioni è di due mesi, ma con il rischio che il tutto: smontaggio, controllo e rimontaggio debba ripetersi a cadenze continue e precise ogni tot mesi. A quel punto le autostrade della Liguria si trasformerebbero in un cantiere continuo.