cronaca

Continua la bagarre tra l'ispettore Migliorino e Aspi, ma per ora il Costa Rossa non chiude ai mezzi pesanti
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Non trovano ancora un accordo la concessionaria Aspi e l'ispettore del ministero dei Trasporti Migliorino: sul piatto la chiusura ai mezzi pesanti del viadotto Costa Rossa a Sestri Levante sulla A12 che per l'uomo del Mit ("il mastino", così come è soprannominato) vuole venga chiuso ai mezzi pesanti fino alla completa messa in sicurezza. Dopo le ispezioni di inizio settimana infatti i suoi rapporti parlano chiaro: la situazione degli ammaloramenti è tale da dover interrompere il traffico dei mezzi sopra le 3,5 tonnellate. A preoccupare sono soprattutto i "pendoli" ovvero gli apparecchi di appoggio del viadotto. La loro condizione è simile a quella del Valle Ragone che a fine maggio fu appunto chiuso al traffico dei mezzi pesanti. Ma per la concessionaria, che ancora ieri ha fornito nuove documentazioni al ministero, la chiusura non sarebbe necessaria.

L'ispettore Placido Migliorino ha scritto al Prefetto di Genova Renato Franceschelli chiedendo un suo intervento e allegando i documenti che attestano quanto rilevato nel corso delle sue ispezioni. Al Prefetto, che a sua volta ha scritto ad Autostrade, l'ispettore chiede un intervento per garantire l'incolumità pubblica: appellandosi all’articolo 6 del Codice della Strada che dice che il prefetto per motivi di pubblica sicurezza o inerenti alla sicurezza della circolazione può sosspendere temporaneamente la circolazione.

Non è solo il Costa Rossa a preoccupare: tra le ispezioni di Migliorino c'è stata anche quella sulla A6, gestita dal gruppo Gavio, che porta da Savona a Torino. L'area interessata è quella da Altare verso Savona: secondo l'ispettore ci sono 16 chilometri di tratta che vanno revisionati completamente. Si tratta della zona già oggetto di una frana a novembre del 2019, quando crollò una parte del viadotto Madonna del Monte per fortuna senza nessuna vittima. Per questa tratta, dice Migliorino nei suoi documenti, serve un nuovo tracciato poiché è interessato da problemi progettuali e sarebbe opportuno un totale rifacimento. Ma è lo stesso ispettore nelle sue carte a proporre una soluzione alternativa che ridurrebbe a 9 i chilometri interessati dal rifacimento totale.

Tornando sulla A12 invece, c'è ancora la criticità del viadotto Rio Burchi sopra l'abitato di Bogliasco, verso la frazione di Sessarego. Qui il sindaco Brisca ha emesso una ordinanza che vieta la sosta sotto il viadotto stesso, decisione che lo stesso Migliorino condivide. Sul Burchi c'è una trave ammalorata con cavi di precompressione rotti: sono 36 su 44 i cavi distrutti. Per questo motivo è stata ridotta la corsia di un metro verso levante.

Proprio lo stesso Burchi è stato interessato da una frana nel 2018 e per lungo tempo la strada che collega Bogliasco a Sessarego è stata o chiusa o soggetta a senso unico alternato, con notevoli disagi per i circa 300 abitanti della frazione poiché si tratta della sola via per raggiungere il borgo.

A Bogliasco è attesa la visita della direzione di tronco di Autostrade all'inizio della prossima settimana: sul piatto ci sono anche i problemi legati ai pannelli fonoassorbenti per ridurre l'inquinamento acustico a cui sono sottoposti sia gli abitanti di Bogliasco sia quelli delle frazioni di Iso, Poggio, San Bernardo sulle alture del paese.

(Nell'immagine: la frana sulla A6 del novembre 2019)