cronaca

Il predatore selvatico crea problemi agli allevatori, regioni del Nord pronte a sollecitare il governo
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Il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, ha riunito le Regioni del Nord Italia per mettere a punto una strategia comune di contenimento del lupo.

Dall'incontro, al quale hanno partecipato gli assessori competenti delle Regioni dell'arco alpino (Liguria, Valle d’Aosta, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento e di Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia), nascerà un tavolo politico guidato dal Piemonte che formulerà un documento da sottoporre al ministero dell'Ambiente.

"Il numero di lupi presenti in diverse zone del Nord Italia - è emerso dall'incontro - porta a pensare che in alcune aree delle Alpi sia stato raggiunto uno stato soddisfacente di conservazione delle specie, tale che si possa iniziare a considerare l'introduzione di nuove misure di contenimento, per tutelare innanzitutto gli allevatori, ma in prospettiva anche il turismo".

"Solo in Piemonte - ha spiegato Carosso - si contano oltre 450 esemplari di lupo, laddove in tutta la Francia il loro numero è di circa 550. È evidente come una presenza così consistente, con il susseguirsi di assalti agli animali e di avvicinamenti ai centri abitati, necessiti di un cambiamento di politica. Insieme alla biodiversità, che deve essere preservata, si devono tutelare anche le categorie socio-economiche".