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L'attaccante colombiano uscito al 31' della partita persa 0-1 nel finale dai nerazzurri
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 Serata sfortunata per l'Atalanta, che ha perso 0-1 in casa col Real Madrid, nella gara di andata degli ottavi di finale di Champions League, con un gol di Mendy all'86', dopo aver giocato dal 17' in dieci contro undici per l'espulsione di Freuler. Ma ancora più sfortunata la serata di Duvan Zapata, costretto a uscire al 31' per un fastidio muscolare alla coscia sinistra.

L'attaccante colombiano con ogni probabilità dovrà quindi saltare la partita di domenica prossima, che lo avrebbe visto tornare da avversario a Marassi, contro quella Sampdoria in cui nella stagione 2017/18 agli ordini di Giampaolo aveva marcato il proprio record personale di segnature, 11 centri, prima di essere ceduto per volontà esplicita della società. L'anno precedente, infatti, Zapata era stato preso dal Napoli in prestito con obbligo di riscatto a 22 milioni, una cifra oltre la portata della Sampdoria che infatti lo avrebbe venduto più che volentieri.

Come ha raccontato lo stesso Giampaolo, anche per rintuzzare il gioco allo scaricabarile avviato dai vertici societari da quando Zapata, all'Atalanta, aveva preso a segnare a ripetizione, "Eravamo in ritiro a Ponte di Legno, mi si avvicina Osti, mi dice: c'è un'offerta importante per Zapata. Ho obbedito". Non fu quindi Giampaolo a far cedere Zapata, l'allenatore si sarebbe limitato a caldeggiare, come sostituto, il nome di Defrel: anche lui sarebbe arrivato in prestito, stavolta con diritto di riscatto peraltro anch'esso non esercitato a fine stagione, ma a conti fatti avrebbe garantito gli stessi gol, 11, segnati nel torneo precedente da Zapata.