economia

Aggregazione? "Arriveremo al matrimonio col vestito buono"
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 "Le sofferenze sono tutte vecchie. I flussi nuovi sono assolutamente pre crisi, siamo tornati a livelli meno che fisiologici. Ovviamente avevamo i 7,3 miliardi del 2016 e abbiamo fatto -37% nella seconda parte del 2017. Ora abbiamo lo spazio per arrivare a dei target ancora piu ambiziosi. Nel 2020 puntiamo a 2,1 miliardi di npl che saranno coperti al 55% e quindi la banca avrà un netto di un miliardo".

Lo ha detto l'ad di Carige Fiorentino a margine dell'assemblea degli azionisti. Fiorentino ha anche annunciato che "mercoledi firmiamo e poi comunichiamo ufficialmente" la cessione del "Merchant book", ovvero i servizi di incasso relativi ai contratti Pos. L'acquirente, ha confermato, è Nexi. Fiorentino ha quindi ribadito l'obiettivo della banca genovese: "Sono solo 7-8 mesi che stiamo lavorando e direi che siamo molto contenti di quanto fatto, la macchina è in rampa di lancio. Guardiamo al futuro con ottimismo".

Alla domanda su una possibile aggregazione dell'istituto, Fiorentino commenta: "E' in atto ed è inesorabile un processo di consolidamento delle banche e non credo che Carige si possa permettere di restare fuori perchè questi processi generano valore soprattutto per i territori e gli azionisti. Io lavoro perchè la banca e gli azionisti abbiano le opzioni per scegliere e possano arrivare a un eventuale matrimonio con il vestito buono. E noi ci arriveremo molto eleganti. La partenza di quest'anno vede dati molto promettenti - ha aggiunto Fiorentino - Nei primi due mesi i mutui alle imprese sono cresciuti del 162%, quelli ai privati del 28%, quelli personali del 12%".

Malacalza Investimenti ha chiesto chiarimenti all'ad Paolo Fiorentino sui costi dell'operazione di aumento di capitale e di rafforzamento patrimoniale, richieste già fatte a gennaio al Cda. In particolare ha chiesto a quanto ammontino gli "oneri complessivi e quelli per singole voci, a quanto ammontino le remunerazioni, comprensive di ogni componente e accessorio, pattuite in favore delle banche del consorzio di garanzia, di Equita Sim, dei sub-garanti e dei consulenti legali dell'operazione di aumento di capitale e rafforzamento patrimoniale (incluse cessioni di assets)".

Domanda anche "ragguagli sulle operazioni di cessione di assets che sono state convenute contestualmente con l'assunzione da parte dei cessionari di impegni di sottoscrizione di quote dell'aumento di capitale". Malacalza ha anche chiesto chiarimenti "su articoli apparsi sulla stampa nei quali si sono reiteratamente menzionate supposte comunicazioni o determinazioni della BCE volte ad escludere o limitare l'eventualità di ingerenza di Malacalza Investimenti sulla banca. Il primo azionista chiede "se vi siano effettivamente state comunicazioni o determinazioni della BCE del tenore riferito dalla stampa; e in caso affermativo, di quale contenuto e quali risposte abbia dato al riguardo il vertice della Banca alla BCE e perché non ne abbia informato Malacalza, in considerazione del coinvolgimento della stessa in dette ipotizzate comunicazioni o determinazioni; ovvero, in caso negativo, perché la Banca non abbia provveduto a smentire le voci di stampa".