È la strada principale di Genova, il 'corso' storico della città, lo 'struscio', il luogo delle vasche, e dello shopping numero uno della città o è diventata il simbolo del patatrac urbanistico, della mancanza di una programmazione seria dello sviluppo commerciale e del traffico?
Via XX, scritto con la doppia X o via Venti, scritto con le lettere, eccola la ex via Giulia degli antichi Fasti di quando Genova era Genova, Superba e che poi divenne Venti o XX, l'arteria dove pulsava quello che poi si sarebbe chiamato shopping, che allora era la sfilata dei più importanti negozi genovesi!
La sua decadenza, la sua riduzione a via con prevalentemente negozi che vendono oramai anche stracci a buon prezzo, con tutto il rispetto per chi, invece, si batte per la qualità commerciale, la ex strada dei Cinema, che ci vengono le lacrime a ricordarli tutti, dal Verdi, all'Universale, al Lux, all'Olimpia, all'Orfeo, poi delle librerie oggi tutte quasi defunte e trasferite, Mondadori, Feltrinelli, ma anche Liguria libri, dei bar di gran pregio, è la dimostrazione che l'ombelico di Genova non è più qui.
Volevano trasformarla in Rambla stile Barcellona, poi in Rambletta, riducendo il traffico e costruendo zone pedonali, aree di verde, panchine e chioschi, poi ci hanno piazzato una comica pista ciclabile, poi hanno eliminato la parte discendente di questa pista: si sale, ma non si scende..... mani man.....
Hanno fallito fior di sindaci sulla leggera pendenza di via XX, Marta Vincenzi della Rambla e Rambletta e ora Doria con le sue biciclette, felice coniugazione della decrescita felice applicata al cuore della città. Forse l'unico ad avere avuto ragione è stato, tra i pubblici amministratori, il fu assessore al Traffico Tullio Mazzolino gran democristiano, che nel 1989 voleva totalmentee chiuderla al traffico, pedonalizzandola da cima a fondo. Ma il suo mazzolino di fiori non riuscì, tra lo sdegno generale, a posarlo sull'asfalto di via XX.
Avrebbe cambiato il centro di Genova, pedonalizzando da Brignole a Principe o quasi, un progetto che poteva essere folle, ma che oggi, in una città di 500 mila abitanti e che abita prevalentemente fuori dal centro, avrebbe ben altro altro impatto. Se a Roma pedonalizzano i Fori Imperiali, noi non possiamo farlo per questa strada che diventa, altrimenti, il foro e il buco nero della nostra capacità di vedere il futuro?
Non sistemare via XX, aspettando di qualificarla solo con qualche cambio di 'firma' nei suoi negozi, significa arrendersi a un nuovo ombelico commerciale, perdere il primato del centro a vantaggio della tentacolare, ma un po' tortuosa san Vincenzo o della lontana, ma esplosiva via Sestri o del new look, che rende autosufficienti le vie di Albaro, via Pisa, via Albaro stessa.
In fondo via XX è già in pugno all'avanzata cinese: hanno già assaltato i piani alti e aprono restaurant da involtino primavera sotto le mitiche cupole affacciata a De Ferrari. Rambla, Rambletta? Attenzione che lì incomincia China Town!!!!!
cronaca
Arrivano cinesi e biciclette: il patatrac di via XX Settembre
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