cronaca

La furia dei tesserati sarebbe nata da un gol al 96esimo
1 minuto e 11 secondi di lettura
 Un gol nei minuti di recupero che ha decretato il pareggio di una partita di Prima Categoria nel savonese: questo il motivo per cui un arbitro di 18 anni è stato preso a calci e pugni dopo il fischio finale.


Il gol del pari nei sei minuti di recupero concessi ha scatenato la furia di alcuni tesserati della società di casa, al termine della partita Quiliano-Valleggia - Campese, finita 3 a 3. L'episodio si è consumato ieri pomeriggio, 10 ottobre, allo stadio Picasso di Quiliano. Secondo quanto ricostruito, al 96', dopo il pareggio ottenuto dagli ospiti, l'arbitro, il diciottenne Mehmet Akif Kartal, sarebbe stato aggredito da alcuni tesserati del club savonese che lo avebbero picchiato mandandolo all'ospedale.


"L'arbitro ha concesso 6' di recupero senza segnalarlo ha fatto proseguire fino alla rete del pareggio degli ospiti. Secondo noi la direzione di gara non è stata delle migliori".


Episodio che il presidente della società quilianese, Giorgio Landucci, ha descritto in modo diverso: "Non è successo nulla di grave, di questo sono certo. Ho visto l'arbitro dopo la partita nello spogliatoio e non mi sembrava sconvolto ma sinceramente non so cosa sia accaduto. L'episodio è avvenuto in un angolo nascosto del campo. Il direttore di gara denuncia di aver subito violenza, vedremo di risolverla come meglio possiamo. Se è successo qualcosa di sgradevole - ha aggiunto la società Quiliano & Valleggia lo condanna con fermezza."

(Foto d'archivio)