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Il capodelegazione della Nazionale rende onore alla memoria del campione del mondo 1982
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 "Un idolo e una delle persone più belle mai incontrate. Pablito per sempre". Con questo breve messaggio, Gianluca Vialli attuale capodelegazione della Nazionale di calcio rende omaggio a Paolo Rossi, scomparso in nottata a soli 64 anni, campione del mondo 1982 e capocannoniere della rassegna iridata e Pallone d'Oro nello stesso anno.

Rossi e Vialli si erano incrociati in Nazionale da giocatori al Mondiale 1986, in Messico: Gianluca, allora 21enne in forza alla Sampdoria, era al primo Mondiale ma ebbe poco spazio, perché Bearzot aveva dato poco spazio ai giovani emergenti per dare fiducia ai "senatori" che quattro anni prima avevano vinto la Coppa. Quell'esperienza, al pari di quella di Lippi in Sudafrica 24 anni dopo, era finita male: gli azzurri avevano superato non senza patemi il girone eliminatorio, perdendo negli ottavi di finale dalla Francia.