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50 anni fa l'uomo metteva piede per la prima volta sulla Luna. Era il 20 luglio del 1969 e tutto era stato calcolato al millimetro. Un viaggio lungo 380 mila km coperto in soli 3 giorni, poi la prima passeggiata sull’unico satellite naturale della Terra che da sempre ha affascinato l’uomo. I primi goffi passi di Neil Armstrong sulla superficie lunare, dettati da una accelerazione di gravità molto inferiore rispetto a quella terrestre, la prima “missione compiuta” di Apollo 11, poi la teoria del complotto lunare. Tutti argomenti che ancora oggi suscitano dibattito e per questo sono state organizzate tante iniziative anche a Genova.

In primis l'Università di Genova che proprio oggi conclude il suo ciclo di conferenze "Man on the Moon" (QUI IL PROGRAMMA) ma poi anche il concerto "Chiari di Luna a Spianata Castelletto" che darà la possibilità, dopo una serata di musica, di poter guardare la luna grazie agli strumenti dell'Osservatorio Astronomico del Righi (MAGGIORI INFORMAZIONI). Appuntamento poi il prossimo weekend a Busalla con il Festival dello Spazio con la testimonianza diretta dello storico telecronista dell'epoca Tito Stagno (LEGGI QUI). 

A cinquant’anni da quella prima spedizione, si punta a realizzare un altro grande sogno. “Oggi l’intervento dell’uomo nello spazio è molto ridotto”, spiega Matteo Pisano, astrofisico dell’Università di Genova. “Il prossimo traguardo è l’uomo su Marte, ma per riuscirci bisogna sfruttare l’effetto fionda, possibile soltanto in alcuni particolari allineamenti tra Marte e Terra. La questione è delicata perché bisognerebbe poi aspettare nuovamente questo allineamento per poter ritornare sulla Terra”.