cronaca

Sulle orme di una interrogazione del 2015
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“Il governo, grazie a un nostro ordine del giorno, si è assunto l’impegno di assicurare alle regioni, sprovviste di collegamenti ferroviari ad Alta Velocità, come la Liguria, attenzioni specifiche da parte di Alitalia, all’interno del processo di riorganizzazione aziendale. Il nuovo piano industriale dovrà tenere conto della garanzia della continuità territoriale non solo per le isole, ma per tutti quegli scali aeroportuali nelle città capoluogo che oggi non sono raggiunte dall’alta velocità ferroviaria". Lo dichiara il deputato della Lega e responsabile nazionale Infrastrutture Edoardo Rixi, primo firmatario dell’ordine del giorno che di fatto trae spunto da una interrogazione presentata nel 2015 dal senatore Maurizio Rossi, componente della Commissione Trasporti e Infrastrutture.

Un lustro fa Rossi parlava nella sua interrogazione di "caso Liguria" che diventa "un caso di discontinuità territoriale che il Governo deve affrontare, perché quello che sta accadendo è che esiste, nei fatti, un concreto svantaggio competitivo per la Liguria. Non a caso, è diventata il fanalino di coda dell'Italia ed è sempre di più la regione più anziana d'Italia con il maggior numero di pensionati rispetto alla popolazione, un luogo che i giovani abbandonano per andare a studiare e a lavorare altrove". Una evidenza che trae origine da "una vera e propria emergenza trasporti", dal fatto che "molti tratti autostradali liguri non sono conformi alle normative di sicurezza europee" e nonostante ciò "le tariffe su tali tratti sono fra le più elevate del Paese", dallo svantaggio competitivo "a cui lo Stato ha condannato la Liguria privilegiando altre tratte e quindi altre regioni". Questo scriveva Rossi nel 2015 nella sua interrogazione.

A distanza di 5 anni Rixi dimostra che nulla è cambiato. "La Liguria vive da anni una situazione di semi-isolamento, dove Alitalia non risente della concorrenza sana dell’alta velocità ferroviaria e quindi applica tariffe insostenibili da residenti e aziende. Non possiamo permettere che nel piano di ristrutturazione, che paventiamo possa andare a interessare anche tagli su alcune tratte, vengano penalizzate ulteriormente Genova e la Liguria, già fortemente danneggiate nei collegamenti autostradali. La Liguria non può trasformarsi in un’isola ‘infelice’, impossibile da raggiungere, ma deve pretendere la garanzia al diritto alla mobilità dei liguri”, ha concluso il deputato della Lega.