economia

Una storia che racconto fin dal 2014
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Da senatore e componente della Commissione trasporti mi sono occupato del problema fin dal 2014. Interrogazioni al ministro Lupi, poi al successore Delrio con una lettera firmata da 60 rappresentanti della società civile. (CLICCA QUI PER SCARICARE IL DOCUMENTO)

Ho spiegato come Alitalia ci prende da sempre per il collo
non avendo noi Liguri alcuna alternativa, ad esempio, come l’alta velocità ferroviaria. Ho fatto notare come Alitalia fece saltare l’interesse della compagnia spagnola Vueling che per un periodo ha programmato due voli Genova-Roma. Ma Alitalia prontamente abbassò i prezzi mettendo voli negli stessi orari. Poi, appena eliminato il concorrente, è ritornata in regime di monopolio coi prezzi che tornarono gli stessi di prima. E forse anche peggio. Ricordiamo anche che Alitalia, quella dei 'capitani coraggiosi', lasciò un buco di oltre 5 milioni di euro all’Aeroporto di Genova, che segnarono i bilanci del nostro scalo.

Oggi Alitalia cancella alcuni voli da Genova
chiedendo all'Aeroporto uno “sconto” di 1 milione e mezzo di euro su tariffe aeroportuali e servizi oppure un sostegno da enti pubblici sotto forma di pubblicità. Ad esempio, comprando la livrea di un aereo per fare promozione alla Liguria o altro. Solo a queste condizioni si renderebbe disponibile a reintegrare più voli, ma senza garantire in cambio l’abbassamento dei prezzi sulla tratta Genova-Roma e ritorno. Sia chiaro che l’Aeroporto si è dichiarato disponibile a fare alcune riduzioni, ma ci sono regole che vanno rispettate, logiche di concorrenza che non possono in alcun modo essere trascurate pena lamentele e finanche esposti per concorrenza sleale se si dovesse avvantaggiare un vettore nei confronti di altri.

Alitalia è già in regime di monopolio su Genova,
non può quindi certo lamentarsi nei confronti di vettori che fanno altre tratte ma a prezzi interessanti per gli utenti. Che infatti premiano alcune destinazioni. La cosiddetta 'compagnia di bandiera' invece pretende forme di sostegno senza dare alcuna garanzia che modificherà le sue folli politiche tariffarie e praticate per 'spennare' chi parte da Genova. Insomma cambiano i vertici di Alitalia, cambiano gli azionisti, ma non cambia la politica arrogante verso il Cristoforo Colombo. Continuano a trattarci come un problema. Anche se è il Governo con i nostri soldi, a finanziare Alitalia con varie alchimie per cercare di non incorrere in sanzioni dall’Europa per aiuti di Stato, ci vengono addirittura chieste ulteriori forme di sostegno oppure restiamo isolati!

Questa è la politica della “compagnia di bandiera”
che a noi cittadini costa miliardi di euro delle nostre tasse. E non si dice la verità, non si dice che ad Alitalia scadono leasing per decine e decine di aeroplani che non rinnoverà riducendo la flotta e destinando gli aerei sulle tratte o più redditizie o più protette dalla politica di peso nazionale. Noi invece restiamo sempre più isolati dall’Italia e dal Mondo, come se noi liguri non avessimo gli stessi diritti di altre aree del Paese e senza che ci sia mai stata riconosciuta la “mancanza di continuità territoriale”, passo determinante per ottenere sostegno e per legittimare aiuti di Stato e pertanto senza incorrere in sanzioni europee.

Sarebbe opportuno che i nostri parlamentari tutti insieme, che di aerei ne prendono ogni settimana, si coalizzassero per difendere il territorio che rappresentano. Ma che a giudicare dalle bastonate che prendiamo ogni giorno, forse non difendono molto bene.