porti e logistica

Genova e la Liguria sono sempre più isolate sempre più marginali al “sistema Paese”
1 minuto e 48 secondi di lettura
Per quanto possa interessarci il volo Genova-Roma a 500/800 euro preferirei un fallimento di Alitalia piuttosto di continuare ad essere preso per il collo dalla cosidetta “compagnia di bandiera”

Senza treno ad alta velocità che mai avremo, senza autostrade scorrevoli e senza lavori, corsie uniche, scambi carreggiate per almeno 5/8 anni, sappiamo di essere obbligati se dovessimo andare a Roma ad utilizzare il collegamento monopolistico di Alitalia in evidente posizione dominante a prezzi da voli intercontinenali.

Per noi genovesi andrebbe bene se Alitalia o la nuova “compagnia di bandiera” che sta partorendo il Governo Draghi chiudesse, fallisse come ebbe il coraggio di fare la Svizzera con Swissair nel 2001 vent’anni fa. E peraltro non sappiamo ancora che “buco” economico Alitalia lascerà al NOSTRO aeroporto Cristoforo Colombo come già ha lasciato in passato per milioni di euro di tasse aereoportuali finite nei crediti inesigibili.

Ma ancora di più non sappiamo se potrebbe anche chiudere proprio la rotta Genova/ Roma considerandoci NON interessanti economicamente!
Insomma una compagnia che si definisce di bandiera che succhia il sangue ai liguri che vogliono volare che devono gia’ sostenere con le tasse come tutti gli italiani, una compagnia che poi fa solo i conti secondo il puro interesse commerciale come fosse una compagnia privata e senza considerare di aver drenato allo Stato decine di miliardi dei cittadini.

Genova e la Liguria sono sempre più isolate sempre più marginali al “sistema Paese” nel silenzio totale di politica imprenditoria associazionismo
E nessuno ricorda l’importanza di ottenere la “Mancanza di continuita’ territoriale” che iniziai a chiedere dal 2015 e che consentirebbe almeno di ottenere “aiuti di Stato” autorizzati dall’Europa prr abbattere il costo dei voli a 100 euro.

Assistiamo anche questa volta inermi alle sorti di un collegamento, come per Autostrade, senza battere un colpo e attendendo passivi quello che verrà’ deciso sopra le nostre teste ma che condizionerà il nostro territorio e la sua competitività’ rispetto alle altre città’ del nord Italia.


*Membro commissione trasporti del Senato dal 2013 al 2018