porti e logistica

Padre Filip Sorin: "Collegamento decisivo sia per noi che per gli italiani"
1 minuto e 54 secondi di lettura
“Questo volo rappresenta una svolta per l’integrazione. Siamo davvero felici”. Il nuovo volo Genova-Bucarest prenderà il via il prossimo 21 giugno dall’Aeroporto di Genova, e la benedizione arriva, coerentemente, dal parroco della chiesa ortodossa romena di Genova, Padre Filip Sorin, da anni ormai ligure acquisito.

“Ero a conoscenza di questa novità, ne ho parlato con Sirigu" ha detto padre Sorin a Primocanale - "Stiamo lavorando da 5 anni, è progetto vecchio, e ci siamo impegnati tanto perché era un sogno poter collegare la nostra Bucarest alla nostra Genova. Non è solo un collegamento di un aereo è un collegamento delle anime. Vogliamo collegare la nostra cultura prima di tutto alla cultura italiana e genovese, che è una cultura speciale e molto accogliente. Siamo molto contenti perché veniamo incontro prima di tutto agli italiani che vogliono conoscere la Romania, per affari o visite turistiche, ma anche per i nostri rumeni che hanno bisogno di questo volo diretto. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito, in primis l’Aeroporto di Genova e il presidente Odone, che si sono impegnati tantissimo per questo progetto. Noi abbiamo fatto sentire la voce di tutta la nostra gente da Ventimiglia a La Spezia. Tutti hanno chiesto a voce alta questo nuovo collegamento”.

Padre Sorin ha sottolineato anche le criticità legate alla realizzazione della rotta: “E’ stato difficile da sbloccare, non sono in grado di dire perché, pensavamo di non farcela. Siamo stati fiduciosi e abbiamo lavorato insieme con le autorità: con il consolato di Genova e con il nostro consolato di Torino. Abbiamo spinto questa proposta. Il momento decisivo è stato l’anno scorso quando abbiamo visto che l’Aeroporto di Genova aveva deciso di puntare su un’altra prospettiva. Sono stati molto disponibili e abbiamo spinto anche noi. Genova è molto cambiata in questo senso. E’ molto sensibile a tutte queste richieste che arrivano dai rumeni che vivono qui, che ormai si sentono genovesi. Questo è il momento più delicato. L’Aeroporto l’ha capito. Sarà una svolta per l’integrazione. Stiamo pensando a dei pellegrinaggi in Romania, ora sarà tutto più facile. Per tutti”.