cronaca

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In sei secondi sono sparite completamente dal paesaggio. Alle 9.38 le pile del lato Est del cantiere di ponte Morandi sono state letteralmente cancellate dalle esplosioni controllate. La mente di tutti è immediatamente tornata a quel 14 agosto quando la pila numero 9 crollò portando via con sè la vita di 43 persone 

Le micro cariche posizionate sulle pile 10 e 11 hanno demolito i due monconi rimasti in piedi da quel tragico 14 agosto. Un passo avanti netto verso la demolizione definitiva del viadotto crollato lo scorso 14 agosto. Tutto si è svolto in un batter d'occhio. Prima si sono staccati gli stralli grazie al lavoro delle cariche di dinamite posizionate dagli incursori del 9° Reggimento "Col Moschin", poi è stata la volta delle pile.  Pochi minuti prima, alle 9.31 sono partiti i cannon fog  e gli spruzzi d'acqua posizionati appositamente per limitare la diffusione delle polveri.  Poi le sirene hanno anticipato l'esplosione vera e propria.


Un grande silenzio ha accompagnato i momenti precedenti allo scoppio. Poi un boato e un muro d'acqua che si è alzato netto sul ponte. Le colonne d'acqua hanno avvolto in una nuvola il ponte che veniva giù. La terra ha tremato per pochi secondi in corrispondenza dell'esplosione, poi lentamente la vallata ha mostrato il suo nuovo volto, ormai senza il ponte, ma con il ricordo, pesantissimo, di quanto successo lo scorso agosto e di quelle vite spezzate.  


Una lunga dal fortissimo valore simbolico che Primocanale ha raccontato con una diretta iniziata già dal tardo pomeriggio di giovedì con tutte le informazioni di servizio e proseguita oggi con le testimonianze di tutti coloro che hanno lavorato per arrivare alla demolizione del ponte e raccogliendo la voce di operatori, volontari, evacuati e semplici cittadini.

- GLI AGGIORNAMENTI:

21.10: Colonnello Francescon: “I modelli studiati e le prove fatte hanno dato i risultati attesi.
 Essendo nato in Valpolcevera questo tratto l'ho sempre percorso sotto al ponte, dopo tanti anni mi sono trovato a lavorare di nuovo a Genova e quel 14 agosto mi ha colpito nel profondo. In questo caso l'affetto per la mia città mi ha portato a fare qualche ora in più per spirito di servizio e di dovere". 

21.04: Entrano nell'area a 300 m dal cantiere togliendo le transenne il sindaco Bucci, l'assessore Giampedrone, il consigliere Gambino alla Protezione Civile.
I bus partiranno alle 21.45 per chi deve rientrare a casa. Il sindaco si sofferma in via Porro a osservare i palazzi non più all'ombra del moncone est.



20.55- "Siamo riusciti a ottenere i risultati della seconda campionatura sull’amianto: tutti i dati dicono che l’amianto è assente e le condizioni sono quelle precedenti all’esplosione.
C’è la luce verde, adesso sta intervenendo Amiu per ripulire la zona, poi faremo partire le navette Amt per far tornare le persone a casa", così il sindaco e commissario dà l'ufficialità: si può rientrare.

20.00- Sono due gli appartamenti allagati al civico 52 di via Fillak dopo la rottura di un tubo,
secondo le prime ipotesi, a seguito dell'esplosione di Ponte Morandi. Sul posto la Protezione Civile per offrire loro il supporto necessario.

19.30- "Si valuta situazione per situazione per quanto riguarda i rientri nelle case per chi abita nella zona da i 300 e i 400 metri dal cantiere", così la polizia locale fa chiarezza invitando le persone ad informarsi in maniera preventiva prima di provare a fare ritorno a casa. 

19. 00- L'assessore al bilancio del Comune di Genova e delgato ai rapporti con la struttura commissariale Pietro Piciocchi
fa il punto e racconta la particolare giornata: "Ho visto una reazione bella delle persone. Ho girato per tutti i centri dove staimo ospitando gli evacuati. Abbiamo avuto alcuni allagamenti in un paio di appartamenti ma stiamo sistemando le situazioni. Abbiamo trovato un posto in albergo per loro, in totale sono quattro persone".


18.35 -  Maggiolo, direttore scientifico di Arpal spiega:
“Arpal insieme cad Asl ha identificato i punti dove installare i 4 sistemi di monitoraggio per le polveri e 9 campionatori per la rilevazione di eventuali fibre di amianto disperse. Il fenomeno è stato monitorato anche per quanto riguarda il vento, che da sud est spirava verso nord ovest, scirocco. Il Pm10 è aumentato nei 5 minuti dopo l’esplosione nei 150 metri a sud del Morandi, dopo altri 5 minuti è rientrato nei valori precedenti l’evento. A causa di questo vento il rilevatore del palazzo di RFI a un chilometro dal ponte ha evidenziato una crescita del Pm10, un assestamento e infine una decrescita in una ventina di minuti".

18.22 - Il commissario Bucci spiega:
"I valori di Pm10 e Pm25 sono stati monitorati quasi in tempo reale. I dati sono risultati migliori rispetto alle previsioni, la situazione è tornata alla normalità. Il rientro non viene ancora fatto poiché da protocollo dobbiamo aspettare i campioni del secondo rilevamento, entro le 21 i risultati dovrebbero essere pronti. Per il primo sono molto incoraggianti, ma aspettiamo quelli definitivi. Se tutto sarà ok daremo la possibilità ad Amiu di pulire tutte le strade e prevediamo che per le 22.30 si possano iniziare le operazioni di rientro nelle case. Abbiamo previsto per almeno 1500 persone anche un eventuale posto letto in base alle richieste giunte nei giorni scorsi. Per quanto riguarda le opere di mitigazione, sottolineiamo come siano state di primaria importanza quelle messe a punto nel momento dell'esplosione e in quello immediatamente successivo"


18.15 - “Non dovremmo avere alcun problema come mostreranno le rilevazioni, le polvere sottili sono aumentate nel momento dell’esplosione ma sono diminuite subito dopo. Stiamo andando verso la fine di una giornata importante ed efficace”, così il governatore Giovanni Toti durante la conferenza sui dati ambientali.

17.00 - "
Una svolta per Genova, un momento atteso, vissuto con una prospettiva di rinascita; c'è stata una demolizione necessaria e questo significa poter procedere verso la ricostruzione che tutti speriamo e attendiamo, perché la città possa ricongiungersi e tutte le vie di comunicazione possano riprendere per il bene della gente, del lavoro, della viabilità". Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente dei vescovi europei, commentando la demolizione del ponte Morandi avvenuta questa mattina a Genova. "Non ho assistito al momento del crollo - ha detto il porporato parlando al settimanale cattolico della diocesi, Il Cittadino - ma ho visto dei contributi video: certamente una demolizione di questo tipo è impressionante; apprezzo davvero tutta la preparazione, l'attenzione e la competenza scientifica e tecnologica che sono stati messi in atto dagli esperti e dalle autorità". Per il porporato, quello avvenuto stamani è stato "un intervento di grande professionalità di fronte al quale non si può che essere ammirati" e di questo, ha aggiunto, "ringrazio di cuore tutti i tecnici e i responsabili che hanno messo in atto questa operazione, per poter guardare avanti alla ricostruzione già peraltro intrapresa dalla parte di ponente". Infine, un pensiero per gli sfollati. "Alle persone che oggi hanno dovuto lasciare le loro case e che sono provate ormai da mesi dalla preoccupazione e da una situazione di instabilità - ha concluso - va l'attenzione e il ringraziamento della Chiesa genovese. Vogliamo rinnovare insieme la fiducia e la speranza che sta prendendo corpo: è il nostro desiderio più grande da un anno a questa parte".

15.30 -
Oggi alle 18 nella sede di Via Bombrini conferenza stampa di presentazione delle analisi effettuate da Arpal, l’agenzia regionale di protezione ambientale, sui filtri che hanno campionato l’aria nelle prime tre ore successive all’esplosione del ponte. Alla conferenza stampa parteciperanno il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, la vicepresidente di Regione Liguria e assessore alla Salute Sonia Viale, l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone, il Sindaco di Genova Marco Bucci e i tecnici di Arpal.



13.50 -
In merito all’inizio delle operazioni di demolizione delle pile 10 e 11 del ponte Morandi, Roberto Carpaneto, AD di RINA Consulting S.p.a., società responsabile del project management e della direzione dei lavori, ha dichiarato: “La soddisfazione per la buona riuscita dell’operazione di oggi è grande, poiché questa fase della demolizione è davvero molto delicata e ha delle specificità uniche, come la dimensione dell’opera e l’utilizzo di azioni di mitigazione imponenti, come mai in passato, che hanno permesso il contenimento della diffusione delle polveri. Ancora una volta, l'estrema attenzione nei calcoli ha portato a verifiche tecniche precise ed affidabili che hanno contribuito al corretto svolgimento delle operazioni. Per noi, assicurarsi che i molti attori di un progetto così complesso si muovano all’unisono verso l’obiettivo comune, nel rispetto dei tempi e nel massimo della sicurezza è un compito sfidante. Al contempo, il nostro ruolo di project manager ci dà il privilegio di essere tra i pochi soggetti che, non solo testimoniano la continua evoluzione del cantiere e dello skyline della città, ma che saranno coinvolti fino a quando il nuovo viadotto prenderà vita”.


12.40 -
Una bambina ospitata in un centro di accoglienza ha avuto un malore ed è stata ricoverata in ospedale - dove le sue condizioni sono subito migliorate - durante le operazioni di demolizione di Ponte Morandi. Inoltre, un uomo sfollato che aveva dimenticato i farmaci a casa è stato ricoverato in ospedale per precauzione. Lo ha riferito la vicepresidente della Liguria e assessore alla sanità, Sonia Viale, facendo il bilancio della prima parte della giornata. "Anche le operazioni sanitarie legate alla demolizione del ponte Morandi si sono svolte senza criticità. Solo due persone, temporaneamente ospitate nei centri di accoglienza allestiti dalla Protezione civile per i residenti entro i 300 metri dalla zona dell'esplosione, hanno avuto bisogno del trasporto in ospedale - ha spiegato Viale -: una bambina di 12 anni che ha avuto un malore ed è stata portata all'ospedale pediatrico Gaslini e un signore che, avendo dimenticato i farmaci in casa, è stato portato al Villa Scassi. Le loro condizioni sono buone".

11.40 -
E' in corso la prima fase di monitoraggio delle polveri grazie alle centraline installate da Arpal e Asl3 e da quelle di 'Che aria che tira' allestite in collaborazione con L'ecoistituto Re-Ge. Le centraline dopo cinque minuti dall'esplosione hanno registrato il passaggio rapido delle polveri: alle 10.16 i valori sono ritornati uguali a quelli prima dell'esplosione. Alle 9.20 - 18 minuti prima dell'esplosione - il vento ha girato da sud sud ovest portando le polveri verso la collina. La concentrazione massima è stata registrata vicino a via Fillak con Pm10 e Pm2,5 a 769 e 172 microgrammi per metro cubo.

11.00 -
E' in corso la ricognizione degli esplosivisti della Siag e del Col Moschin sulle macerie delle pile 10 e 11 di Ponte Morandi per controllare che tutte le microcariche siano esplose. "La sequenza di demolizione è stata completata con successo", ha detto il colonnello Juri Grossi, comandante degli Incursori del Col Moschin, al termine delle operazioni di abbattimento delle pile.


10.20 - "Non ci sono cariche rimaste inesplose, ora ci stiamo accertando che non ci siamo pezzi pericolanti. Stiamo anche verificando che la vicina autostrada non abbia subito danni. Entro la serata dovremmo sapere tutto. Il risultato è quello che ci aspettavamo.  Ora resta da ultimare lo smontaggio delle ultime pile di ponente" così Vittorio Omini direttore tecnico dell'Ati, l'associazione delle aziende che si stanno occupando della demolizione.


10.00 - "Ci vorranno circa tre ore per avere i primi risultati sulla qualità dell'aria" spiega Federico Grasso di Arpal. Le centraline devono infatti avviare le nuove analisi per capire la situazione ambientale. 


9.50 -
"E' andato tutto secondo programma. Ritardo dovuto alla segnalazione di una persona in un appartamento. Alle 9,37 il ponte e venuto giù". Lo ha detto il sindaco e commissario Marco Bucci commentando l'esplosione delle pile delle 10 e 11 di ponte Morandi e ringraziando "tutti quelli che hanno lavorato. Un grande lavoro che va riconosciuto".


9.38 -
Le micro cariche cancellano le pile 10 e 11 di ponte Morandi 


9.00 - Un po' di ritardo per due persone rimaste in casa che non volevano abbandonare le proprie abitazioni 

8.30 - "E' una giornata importante per Genova e per il suo significato simbolico. I tempi verranno rispettati, questo skyline non ci sarà più e Genova entra in una nuova dimensione che ci riporterà poi alla normalità. E' la dimostrazione che il cantiere di ponte Morandi sta rispettando i tempi. Le istituzioni, tutte hanno fatto buon lavoro, tutti hanno remato nella stessa direzione" così il governatore ligure e commissario all'emergenza Giovanni Toti. "Il pensiero va alle vittime di quella tragedia che non sarebbe mai dovuta succedere e poi a tutti quelli che quel giorno hallo lavorato" prosegue Toti.


8.15 - 
"Stiamo lavorando con i cittadini da una settimana, avevamo paura di non riuscire ad avvertire tutti ma ce l' abbiamo fatto. Abbiamo preparato tutto,i centro di accoglienza della protezione civile sono pronti. Quello dell 22 è un orario indicativo ma gli evacuati potrebbero tornare a casa molto prima" così Caterina Patrocinio coordinatore dell'osservatorio viabilità, demolizione e ricostruzione.


7.55 - L'ultima famiglia di via Fillak ha abbandonato la zona rossa poco prima delle 8. Si erano adormentati e hanno dovuto fare tutto di corsa. Ma i controlli della polizia hanno permesso di indviduarli e di farli allntanare dall area che ora è off limits. Tra un'ora o poco più l'esplosione.


7.55 - Presente il mezzo della Asl3 con i medici pronti a intervenire in caso di necessità. Al confine con la zona di sicurezza , per precauzione il personale opera con la mascherina. “Siamo qui per dare il nostro aiuto”, spiega il coordinatore del distretto 10, la dottoressa Dellepiane. “Saremo qui fino alle 22, in via Fillak”.


7.50 - Riunione tecnica da parte del sindaco-commissario alla ricostruzione Marco Bucci insieme agli altri soggetti che fanno parte della struttura commissariale, polizia, polizia locale e vigili del fuoco fanno il punto in vista della demolizione.


7.25 - Polizia locale e protezione civile col megafono fanno l'ultimo giro per verificare che tutti i residenti della zona rossa abbiano lasciato la propria abitazione in vista della demolizione. Nel frattempo le navette Amt stanno trasportando gli evacuati nei diversi punti di raccolta individuati per far passare la giornata.


7.00 - ufficialmente al via le disposizioni per la giornata, evacuazione e piano mobilità con strade chiuse e stop al casello in entrata e uscita del casello di Genova Ovest e del tratto tra il bivio A12/A7 e casello Genova Ovest.


6.40 - In via Porro c’è uno dei punti di campionamento dedicati all’amianto: “Qui c’è una pompa ad alto volume che farà passare su un filtro importanti volumi d’aria. Partirà la misura dopo l’esplosione e durerà circa 3 ore”, spiega Federico Grasso relazioni esterne Arpal. “Dopo di che alcuni colleghi verranno a sostituire il filtro, lo porteranno in laboratorio e verrà analizzato al microscopio elettronico, uno strumento molto sofisticato che permette migliaia di ingrandimenti. La ricerca sarà volta a trovare eventuali fibre di amianto disperse, con l’obbiettivo che non siano presenti. Tutti i dati verranno trasmessi alla Asl per le valutazioni sanitarie”.


6.00 - Oggi a Genova attesi anche i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini insieme al ministro della Difesa Elisabetta Trenta.


5.50 - Tommaso, uno degli evacuati racconta: "Oggi starò qui mi guardo il ponte quando viene giù. Starò in giro a vedere la situazione. Anche se non mangio non mi interessa, io invece voglio vedere se tutto va bene. Vederee i palazzi che non ci sono più. E stata una sensazione incredibile".


5.45 - "La macchina Amt si è già messa in moto. da via Fillak sud prenderemo in carico gli sfollati e li prteremo nei punti di raccolta. Mentre a Nord faremo la stessa cosa con i punti che si trovano da quel lato rispetto al ponte" spiega Stefano Pesci direttore generale Amt. (QUI LE INFO SUI BUS).


5.35 - "Cominceremo già da subito per evacuare le case: dalle 6 in poi faremo degli avvisi con i megafoni e suoneremo i citofoni, poi controlleremo se sono ancora presenti delle persone all’interno degli edifici", spiega così Sergio Gambino, consigliere delegato alla Protezione Civile del Comune di Genova le modalità di evacuazione degli appartamenti. "Saranno circa 3300 gli sfollati, circa 400 sono già in strutture alberghiere, mentre tanti hanno preferito recarsi da parenti e amici".