porti e logistica

Autorità portuale di sistema in una posizione difficile
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Il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, è alle prese con una situazione difficilissima. "Penso che i porti di Genova e Savona non si siano mai trovati in una situazione così drammatica. Veniamo da un anno difficile con il crollo di Ponte Morandi a cui abbiamo reagito aprendo diverse soluzioni gestionali e infrastrutturali: adesso in 80 ore ci siamo trovati, rispetto alle 3 grandi autostrade che legano i porti di Genova e Savona con il Nord, con due interdette e chiuse e la terza, la più vecchia di tutte, a sopportare tutto il traffico del sistema portuale". 

Per Signorini "deve essere chiaro a tutti
che la Milano-Serravalle non potrebbe mai servire i volumi di traffico di Genova e Savona". I porti sono isolati. "Per certi aspetti è isolata la Pianura Padana, ricordiamoci che noi serviamo il 65% del commercio extra Ue della Lombardia, l'82% del commercio extra Ue del Piemonte, vuol dire che il collegamento di queste regioni con tantissimi mercati di approvvigionamento e' la Liguria, quindi l'isolamento, dal punto di vista commerciale, è perlomeno duale, per noi e per loro".

Il primo colpo per i traffici del porto è già quantificabile. "In tutta la mattinata abbiamo ricevuto il 30% in meno delle merci rispetto all'ordinario. Ovvio con la A26 chiusa, la A7 congestionata e l'A6 chiusa. Poi con la riapertura parziale dell'A26 il traffico recupera, ma lo sta facendo con grandi ritardi nei tempi di percorrenza delle merci. Questi sono i ritardi, ma poi ci sono i costi per le aziende", conclude Signorini.