cronaca

Dopo la segnalazione a Primocanale
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 Rischiava di ripartire ancora con le lezioni a distanza il plesso di Villa Ratto, una splendida palazzina che fa parte dell’Istituto comprensivo di Pra’, che ospita circa 800 studenti dagli 11 ai 14 anni. E invece, anche grazie all’appello lanciato da Primocanale, la prima campanella è suonata con un solo giorno di ritardo.

"Sabato è intervenuto il Comune di Genova
e grazie al sopralluogo del vicesindaco Pietro Piciocchi abbiamo ricevuto un grande aiuto, per cui in due giorni gli operai messi a nostra disposizione ci hanno consentito di ridipingere pareti, rendere bagni e classi nuovamente agibili", spiega il dirigente scolastico Luca Goggi, che proprio qualche giorno fa aveva lanciato il suo appello in diretta su Primocanale. "Tutto questo è stato possibile grazie ai docenti e ai bidelli che non hanno di certo guardato all’orologio, ma si sono trovati a scuola per fare tutto il possibile".

Maniche rimboccate e tutti all’opera giorno e notte fino all’ultimo minuto per sistemare igienizzanti, per affiggere le segnalazioni per la sicurezza e per disporre i banchi. E a proposito di banchi sono quelli tradizionali, perché quelli monoposto non sono ancora arrivati. Per il momento, perciò, la lezione si fa con la mascherina dato che non è stato possibile garantire il distanziamento. Ma la voglia di cominciare era tanta a prescindere da tutti gli altri problemi. "Mancano i docenti, in primis, per cui il nostro personale eccezionale non basta: proprio per questo garantiamo alle famiglie un orario ridotto, ma non ancora a pieno regime”, commenta la professoressa Francesca Ravera, che è anche la referente del plesso di Villa Ratto. "Come chiediamo rispetto dai ragazzi, al tempo stesso la scuola deve rispettarli".

Nonostante tutto c’è voglia di ripartire con le lezioni e con la didattica. "Siamo diventati ingegneri, capocantieri, addetti alle pulizie in questi giorni, ma adesso vogliamo solo fare i professori. Cerchiamo di arrangiarci, ma senza le forniture adeguate non possiamo fare al meglio il nostro lavoro, perciò aspettiamo", conclude Goggi. E intanto accarezza un sogno: "Vorrei che questo edificio storico possa anche essere messo a disposizione della città un giorno perché merita di essere conosciuto, valorizzato e soprattutto mantenuto". Una storia quella di Villa Ratto che testimonia la grande dedizione degli insegnanti che hanno fatto di tutto pur di ripartire.