cronaca

1 minuto e 30 secondi di lettura
Duemila Euro al metro quadro, ai quali vanno aggiunti altri 81mila Euro previsti dal Pris: a questo ammontano gli indennizzi massimi previsti dal Decreto Genova.
Per un immobile di cento metri quadri, quindi, una famiglia sfollata percepirebbe poco più di 280mila Euro.
Si tratta di una somma che non potrà certo ripagare le sofferenze di questi mesi, la paura e tutto il rischio corso inconsapevolmente negli anni trascorsi sotto quella bomba a orologeria chiamata ponte Morandi, ma è certamente un indennizzo che valuta gli immobili della 'zona rossa' più di quanto non facesse normalmente il mercato immobiliare prima della tragedia.

Il dettaglio - Il decreto prevede 2.025 Euro a metro quadro, 45mila di indennità e 36mila di accelerato sgombero: queste tre voci sono separate e si applicheranno in questi termini a coloro che volontariamente cederanno al commissario il loro immobile. Chi, invece, farà resistenza si vedrà decurtare l'indennizzo del 10%.

Perplessità - Nella giornata di ieri erano circolate voci che gli 81mila Euro previsti dal Pris fossero assorbiti dai duemila Euro a metro quadro: fonti governative hanno invece chiarito che la somma variabile legata alle dimensioni della casa e quelle fisse per indennità e sgombero sono da intendersi separatamente. Questa rassicurazione ha placato le proteste degli sfollati che credevano di essere stati ingannati nella trattativa.

Quando - Ieri il viceministro Edoardo Rixi ha affermato che con uno degli emendamenti presentati dal Governo al Decreto Genova in sede di conversione in legge, saranno messi a disposizione 72 milioni di Euro agli sfollati entro il 2018. Facendo un rapido calcolo, se le 266 case sgomberate avessero una dimensione media di cento metri quadrati, servirebbero 74 milioni per indennizzare tutti. E' probabile che la dimensione media sia leggermente inferiore e che i 72 milioni saranno sufficienti a pagare tutti entro la fine dell'anno.