spettacoli

1 minuto e 43 secondi di lettura
La ricostruzione della cella di un carcere, installazioni, proiezioni, foto sospese costituiscono la mostra 'Enzo Tortora. La Tv spezzata - Ascesa e caduta di un uomo contro', mostra allestita al Palazzo Ducale di Genova in occasione dei 90 anni dalla nascita del giornalista.

L'esposizione, curata da Renato Tortarolo, sarà visitabile fino al 6 gennaio. Non è la solita esposizione sulla vita di un personaggio, ma un tributo alla dignità, al coraggio, a un uomo che ha fatto la storia del paese, o "paesucolo", come direbbe Tortora.

"Questa mostra l'ho fortemente voluta - spiega il presidente della Fondazione Palazzo Ducale, Luca Bizzarri. - Oggi Tortora avrebbe compiuto 90 anni, e Genova la sua città non gli ha restituito abbastanza quello che si meritava. Questo è un passo in questa direzione".

In mostra si possono leggere le commoventi parole che Enzo Tortora scriveva dal carcere alla figlia, ma l'esposizione non è una cronologia della sua vita, segnata da un errore giudiziario che lo portò in carcere perché venne ritenuto legato alla criminalità e poi scagionato. E' molto di più. Sui pannelli molte sue frasi. Poi c'è il muro della dignità dove insieme troviamo Pier Paolo Pasolini e Luigi Calabresi, oltre a Rosa Parkes.

"Perché le ingiustizie, le calunnie, non hanno colore",
dice il curatore. "Tortora è stato prima di tutto un genio della comunicazione - spiega Tortarolo - oltre a un grande innovatore. Per noi è un baluardo, un uomo che faceva le cose seriamente. Ha saputo dire no due volte alla Rai, in anni in cui non si poteva fare".

Tortora ha cambiato la televisione italiana, sul grande schermo le interviste trasformate in show, ma soprattutto sapeva parlare alla gente comune. "La sua città doveva fare qualcosa per i suoi 90 anni - ha commentato l'assessore regionale alla Cultura, Ilaria Cavo - e la forza di questa mostra, che va oltre al caso giudiziario, coglie tutto quello che ha saputo dare, prima e dopo, che coglie tutta la sua innovazione".