cronaca

Vince Antonella Bignone di Montalto. "L'età media si sta abbassando"
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Dopo oltre otto secoli di storia, la poesia ligure è sempre viva e fertile. Lo dimostra il successo che riscuote ogni due anni il Lauro d’Oro, il più antico concorso poetico dedicato alle parlate della nostra regione, che quest’anno spegne 58 candeline. Un evento nato in seno al circolo “Mario Cappello”, intitolato a uno dei maggiori autori contemporanei in genovese, che dal ’98 gode anche dell’appoggio de “A Compagna”. Da Ponente a Levante, una grande varietà di autori, dialetti e tematiche per conquistare il famoso Lauro, realizzato in filigrana dai maestri di Campo Ligure.

“La novità è che si sta abbassando l’età media dei partecipanti – spiega Claudia Testani del circolo, organizzatrice del concorso – ad esempio il concorrente più giovane, Michele Balostro di Campomorone, è nato nel 1985”. E se Genova resta ancora il modello culturale di riferimento, chi si sta dando da fare sono soprattutto le riviere: “Un terzo dei partecipanti arriva dal Ponente ligure – spiega ancora testani – ci sono poi tanti genovesi e un po’ meno levantini, ma in generale riscontriamo partecipazione da tutta la regione.

Non a caso, la vincitrice è Antonella Bignone di Montalto
, un paese nell’entroterra imperiese. Sua la ‘Luna Veglia’ che ha stregato la giuria. Una parlata arcaica, non molto diversa dal genovese che si parlava nel Medioevo. Seconda classificata un’altra donna – un segno di adeguamento ai tempi, perché un tempo partecipavano quasi solo uomini – Danila Olivieri di Sestri Levante con ‘E teniesse’, dedicata al figlio. Infine il Lauro di Bronzo ad Armando Giorgi, genovese, con un’opera che parla di giovani disoccupati tra sportelli e fast food: 'Vegnî doman'.