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Nella succursale di Sestri Ponente del liceo genovese Lanfranconi, protagonista, oggi l'integrazione con "Il Calciastorie", progetto promosso dalla Lega di Serie A e la Uisp con l'intento di sensibilizzare i ragazzi sulla tolleranza nell'ambito calcistico.

"Come Lega, insieme a UISP, abbiamo pensato che il calcio sia un modello di integrazione - spiega il Direttore del'Area Marketing della Lega di Serie A Fabio Santoro -. Pensiamo solo a Genoa e Samp che vedono giocatori di diverse nazionalità condividere lo stesso spogliatoio. Siamo nelle scuole e stiamo girando tutte le città delle squadre appartenenti al massimo campionato per incontrare i ragazzi e renderli consapevoli. Questo lo possiamo fare grazie a UISP, alle scuole e alle società calcistiche. Questo progetto è finanziato dalle multe che i nostri tesserati subiscono sui campi".


Per la Sampdoria, presente Alfred Duncan: "Diciamo che il razzismo è una cosa difficile da affrontare - commenta il centrocampista ghanese - noi arriviamo in Italia da lontano per cercare una vita da fare e inseguire un sogno che abbiamo fin da piccoli. Noi non troviamo questa facilità perchè in campo uno viene fischiato, fenomeno che stiamo cercando di affrontare. Mi è successo due volte, non fa piacere e sto facendo di tutto per evitarlo. Vorrei dirvi che siamo tutti uguali e non c'entra nulla il colore della pelle".

Sebastien De Maio, difensore del Genoa, ha invece parlato della sua famiglia e di come si rapporta con l'intolleranza: "Per me è ignoranza. Ho una figlia piccola e quando le compro una bambola cerco di prenderne una bianca e una nera per farle vedere che siamo tutti uguali. Il razzismo è un fenomeno che va affrontato nei ragazzi già da quando sono piccoli".