Politica

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“Fuori i politici dall’aeroporto”. Curioso che questo appello, lanciato su Primocanale nel corso di Destra Sinistra, sia partito da due politici, l’onorevole Egidio Pedrini di Italia dei Valori, e membro della commissione Trasporti della Camera dei deputati e dal professor Enrico Musso, docente di Economia dei Trasporti e volto nuovo della politica liberal della nostra città. La richiesta è stata perentoria, quasi gridata da Pedrini, ripresa anche da altri ospiti come il presidente della Camera di commercio di Genova, Paolo Odone, socio in sonno dell’aeroporto e dal neo consigliere dell’Enac (Ente nazionale dell’aviazione civile) Franco Pronzato.

Dal dibattito cui ha preso parte il direttore dello scalo Paolo Trapani, sono emersi alcuni elementi.

Primo, le città devono difendere i loro aeroporti, quindi anche Genova deve farlo, non comportandosi, come vorrebbe qualcuno, da rinunciataria appoggiando soluzione esterne: per esempio, si utilizzino Pisa o scali padani.

Secondo, è una leggenda metropolitana che la pista del Colombo sia corta.

Terzo, tutti erano contro lo spostamento a mare dello scalo: troppo costoso, troppo lungo, inutile ingrandire un aeroporto per una città che perde abitanti. Ma su questo ci sarebbe da discutere in maniera più approfondita, perché il progetto di Renzo Piano sposta l’aeroporto sull’isola anche e soprattutto allo scopo di liberare aree prestigiose per il ponente.

Quarto, appunto spoliticizzare i vertici dell’aeroporto, mettendo persone esperte sul ponte di comando.

Quinto, gli aeroporti devono muoversi senza sovvenzioni, ma con le loro gambe. Reggono le linee che sono produttive, le altre devono chiudere. D’accordo, ma gli enti locali devono lavorare di più per creare le condizioni di attrattività. Insomma da chi lavora dentro e intorno allo scalo genovese è arrivata la conferma concorde che si lavora quando c’è il Nautico. Poi è l’agonia dimostrata anche dalle immagini trasmesse in diretta dalla sala arrivi dell’aeroporto, durante la trasmissione.

Sesto. Pisa ha un aeroporto dentro il quale arriva il treno. Il Colombo è a pochi chilometri dal centro città ma a volte diventa irraggiungibile a causa di un’autostrada strozzata.