cronaca

L'Università di Genova firma la lettera d'intenti
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Tutti in piazza per difendere l'ambiente. I giovani liguri dalla Spezia a Ventimiglia passando per Genova e Savona manifestano per il Terzo Sciopero Globale per il Clima. Studenti e insegnanti insieme per chiedere risposte concrete e immediate alle istituzioni. In Liguria dopo i primi due scioperi, sia la Regione che il Comune di Genova hanno dichiarato lo stato di emergenza climatica.

Un'altra piccola-grande conquista dei giovani attivisti è quella di essere riusciti a coinvolgere l'Università di Genova. Proprio in occasione della manifestazione, il rettore Comanducci firmerà una lettera d'intenti attraverso cui l'ateneo si impegna a sostenere i giovani nell'ottica di un futuro sostenibile. "Siamo orgogliosi che l'università stia dalla parte dei suoi studenti e che abbia riconosciuto gli ideali e l'attivismo di noi ragazzi", si dice entusiasta Anna del collettivo studentesco Unigeco. "Vedo che in facoltà c'è molta sensibilizzazione su questo tema tanto che presto verranno installati dei distributori d'acqua e verranno date delle borracce per combattere l'utilizzo di plastica monouso". 

I CORTEI IN LIGURIA - A Genova l'appuntamento è davanti alla stazione di Principe. Alle 9.30 i ragazzi scendono in via Balbi 5 per incontrare il rettore, poi alle 10.30 il flash mob sotto le finestre di Palazzo Tursi. Il corteo poi arriva in piazza Matteotti, dove i ragazzi si raduneranno per un momento di ritrovo tra laboratori, musica e uno spuntino. Ma lo sciopero come detto coinvolge anche le altre città liguri. A Savona i ragazzi scendono in piazza nel pomeriggio per allontanare i dubbi di chi insinua che la loro manifestazione è fatta solo per 'saltare un giorno di scuola'. E così l'appuntamento è per le 16 in piazza Sisto IV. Alla Spezia il corteo di studenti parte da piazza Saint Bon con una mobilitazione che attraversa il cuore della città. A Ventimiglia i giovani partono da piazza Calvi e arrivano in piazza della Vittoria. Un evento che coinvolge tutte le scuole, da Taggia a Sanremo nessun istituto escluso. 


IL MINISTRO FIORAMONTI - E come ad ogni sciopero, non mancano le polemiche sul fatto che gli studenti saltino la scuola, polemiche che si sono inasprite soprattutto dopo le dichiarazioni del ministro Fioramonti. "Il ministro nella sua circolare aveva rimandato la decisione alle singole scuole sul fatto di portare o meno la giustificazione dell'assenza", spiega Filippo del collettivo Studenti Genovesi. "Il Colombo, ad esempio, ha deciso che dovremo portare la giustificazione ma le ore poi non verranno contate come assenza a fine anno". A Savona, invece, per confutare ogni dubbio i ragazzi manifesteranno di pomeriggio, dalle 16 in poi. Sul fatto che alcuni partecipino soltanto per saltare scuola: "Succede dappertutto e in ogni manifestazione, ma credo che questa causa sia più sentita di altre, basti pensare che alcuni insegnanti saranno con noi in corteo". 

LE MANIFESTAZIONI NEL RESTO D'ITALIA -Sono oltre 150 le città italiane in cui le piazze si animano per i Fridays for Future, con eventi organizzati dalla sezione italiana del movimento di Greta Thunberg. L'Italia ha aderito alla Settimana per il clima, ma mentre nella maggior parte degli altri Paesi le manifestazioni si sono svolte venerdì 20 settembre, da noi la mobilitazione chiude la settimana di sensibilizzazione ai problemi dell'ambiente