Un viaggio nell'Ottocento attraverso le immagini e i racconti dei Palazzi dei Rolli di via Garibaldi alla conclusione dei 'Rolli Days' d'autunno. Partiamo da palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, con la sua storia: dal 1565 è stato rinnovato molte volte e contiene opere d'arte interessanti come il famoso Canone, il violino di Niccolò Paganini. Proseguiamo poi poco distante, a palazzo Lercari Parodi, con il suo meraviglioso salone centrale affrescato, e ancora palazzo Nicolosio Lomellino che ospita una delle cinque tappe espositive dell'Ottocento svelato.
I busti dei genovesi illustri
"Palazzo Tursi ha una storia anche ottocentesca: la funzione privata anche di rappresentanza che il palazzo aveva quando era di proprietà dei Grimaldi e dei Doria di fatto diventa poi una funzione pubblica. Si popola di busti per ricordare gli uomini illustri, da Gugliemo Embriaco fino ad arrivare a Raffaele De Ferrari, duca di Galliera e donatore della cifra che permette a Genova di dotarsi di un porto moderno", racconta l'assessore comunale alla Cultura Giacomo Montanari.
Tutto l'Ottocento di Tursi
Di ottocentesco c'è molto a Tursi: le decorazioni del salone di rappresentanza e poi la parte dei civici musei qui ospitati. "Parte del percorso museale di Strada Nuova, con anche la Maddalena di Canova, molti non sanno che questa scultura straordinaria simbolo del neoclassicismo è proprio qui a Genova", ricorda ancora l'assessore. Tursi è un palazzo sempre aperto, dove si entra senza biglietto, si accede dall'atrio percependo la verticalità degli scaloni "e si vuole vivere questo teatro", continua Montanari. In sinergia con l'archivio di Stato peraltro il comune sta promuovendo il restauro dei libri delle cerimonie che raccontano cosa avveniva in questi palazzi.
Il Cannone di Paganini
Il viaggio continua nelle sale paganiniane, tra cui quella in cui è custodito il violino di Paganini. "Il Cannone viene donato da Paganini alla città, simbolo del rapporto tra il violinista e la città", spiega l'assessore alla cultura. "Sono sale che hanno con l'Ottocento, momento storico in cui Panganini vive, un rapporto molto stringente: la scultura dedicata alla duchessa De Galliera, le sale decorate da Niccolò Barabino, e questi simboli ci permettono ancora oggi di raccontare l'Ottocento in città. Il Cannone ancora porta da tutto il mondo i migliori violinisti a Genova per vivere l'esperienza del premio Paganini".
Palazzo Lercari Parodi
Martina Leoni, divulgatrice scientifica, ci accompagna a palazzo Lercari Parodi, sempre in via Garibaldi: "Uno dei palazzi cardine di Strada Nuova, con all'interno un salone straordinario che ci introduce all'Ottocento". Nell'affresco di Giovanni Quinzio che si ammira sul soffitto, un esempio dell'Ottocento genovese in cui si ammirano "le tendenze nuove che arrivarono da fuori delle provincia di Genova, portate avanti anche dai figli di Giovanni con tele presenti anche all'interno della Banca d'Italia". Questa sala di Palazzo Lercari Parodi è stata una delle novità dei Rolli Days autunnali, con la sua apertura straordinaria.
Palazzo Lomellino e le mostre dell'Ottocento svelato
Nella splendida via Aurea genovese, l'ultima tappa è a palazzo Nicolosio Lomellino dove è presente una mostra che ha un legame forte con la stessa storia del palazzo. "Qui visse uno dei sindaci più importanti dell'Ottocento, Andrea Podestà, proprio nel periodo in cui si trasferì a Genova il pittore Plinio Lomellini, protagonista della mostra sull'Ottocento svelato", spiega Leo Lecci, coordinatore scientifico del progetto che lega Genova all'Ottocento. Sono in realtà cinque in tutto le mostre per raccontare l'arte del XIX Secolo a Genova: oltre a quella ospitata a Palazzo Lomellino, si chiude a febbraio l'esposizione al museo Diocesano, a fine marzo quella all'Accademia ligustica di Belle Arti che inaugura l'11 dicembre, mentre alla GAM di Nervi si apre il 19 dicembre e si chiude il 29 marzo e infine la quinta mostra è quella a Palazzo Rosso dal 20 dicembre al 29 marzo.
"I palazzi dei Rolli e l'Ottocento" è una produzione di Primocanale per il Comune di Genova. Regia di Edoardo Rossi, fotografia di Patrick O'Connor, operatore di camera Gianluca Messina, montaggio Lorenzo Vigo e Alex Fragalà. Conduttori: Mario Paternostro e Eva Perasso. Ospiti: Giacomo Montanari, Martina Leoni, Leo Lecci. Responsabile commerciale Primocanale: Francesca Canepa. Segreteria di produzione: Arianna Croce. Supervisione Comune di Genova: Raffaella Cecconi.