La morte improvvisa del maestro Peppe Vessicchio ha lasciato il mondo dello spettacolo sotto shock. Il direttore d'orchestra napoletano è stato colpito da una polmonite interstiziale fulminante, che non gli ha dato scampo. La musica, in questo sabato 8 novembre, si ferma per ricordare il maestro dal sorriso timido e dal gesto preciso, scomparso a 69 anni al San Camillo di Roma.
La visita di Vessicchio a Euroflora 2025
Solo sette mesi fa, il 29 aprile, era a Genova, per Euroflora 2025. Non era lì per dirigere un coro o una big band. Era lì per ascoltare le piante.
L’evento si chiamava "In principio era il suono". "Le piante cantano da milioni di anni prima di noi", disse al microfono. "Noi umani siamo solo arrivati dopo e abbiamo imparato a chiamarla musica". Peppe Vessicchio era stato accolto da applausi, selfie, sorrisi a Euroflora 2025, era oramai diventato icona anche per i più giovani.
Il suo ruolo al Festival di Sanremo
Beppe Vessicchio non era solo il direttore di Sanremo (quattro vittorie, da Perdere l’amore a Occidentali’s Karma), non era solo l’arrangiatore di Baglioni, Morandi, Ramazzotti. Era l’uomo che faceva parlare le piante e che, in un’intervista del 2023, aveva confessato: "La musica non la fai tu. Tu la ascolti arrivare. Io sono solo un portalettere del suono". Addio maestro.