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Cultura e spettacolo

Con i romanzi “Sogni mancini” e “L’ultimo viaggio della Canaria” aveva vinto, nel 1997 e nel 2004, il Premio letterario nazionale per la donna scrittrice
1 minuto e 3 secondi di lettura
di Dario Vassallo
Francesca Duranti

La letteratura italiana è in lutto: all'età di novant'anni se ne è andata la genovese Francesca Duranti, una delle voci più originali e raffinate della narrativa italiana del secondo Novecento, che nei suoi romanzi ha descritto l'intimità, la memoria e il disincanto di una generazione: "E' stata una voce di straordinaria profondità con la capacità di raccontare le storie della borghesia con uno sguardo al tempo stesso disincantato e partecipe - ricorda l’assessore comunale alla Cultura Giacomo Montanari -. I suoi libri restano un punto di riferimento straordinario per tutti quelli desiderano immergersi nell'animo delle persone, comprenderne i limiti e le fragilità ma anche sperimentare la forza della perseveranza e la resistenza non solo fisica, ma anche morale".

Numerosi premi vinti

Nel corso della sua vita Duranti ha vinto numerosi premi di altissimo prestigio come il Campiello e il Rapallo-Carige. Tra i suoi romanzi, spesso di vocazione autobiografica e segnati da una personalissima unione fra realismo e sentimento, ironia e malinconia, Sogni mancini e L’ultimo viaggio della Canaria, con i quali aveva vinto le edizioni 1997 e 2004 del Premio letterario nazionale per la donna scrittrice

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