“E' stato un grande onore”: non riesce ovviamente a nascondere la propria soddisfazione Giuseppe Acquaviva, sovrintendente e direttore artistico del Teatro Sociale di Camogli che ieri ha diretto al Teatro dell’Opera di Astana in Kazakistan – struttura dove dal 2013 e dal 2022 è Art Manager Consultant – un concerto speciale alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e dell’intera delegazione che lo ha accompagnato nella sua visita ufficiale nel paese centro-asiatico dove ha incontrato il suo omologo Tokayev prima di recarsi all'Opera. Due le parti in cui era suddiviso il concerto: la prima dedicata a musiche e balli tradizionali kazaki con Ruslan Baimuzhin solista al dombra (una sorta di liuto, uno dei simboli del Kazakistan) e la seconda tutta italiana, con pagine di Verdi, Puccini e Mascagni, culminata nel Finale Atto II – Scena del Trionfo dall’“Aida”.
La trasformazione del Teatro Sociale di Camogli
E' stato un grande successo per un appuntamento che ha voluto simboleggiare, a livello musicale, lo storico legame tra i due paesi ma anche un'ulteriore conferma dell'alta considerazione in cui viene tenuto Acquaviva che in pochi anni è riuscito a trasformare il Teatro Sociale di Camogli che versava in una crisi apparentemente senza uscita in una realtà cresciuta in maniera esponenziale, annoverata oggi tra i monumenti nazionali e riconosciuta dal Ministero della Cultura come beneficiaria del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo: “Ne venivamo dal Covid, da chiusure forzate e da una situazione anche economico-finanziaria complessa tanto che non avevamo i soldi per comprare neppure le salviette per i bagni - ricorda il sovrintendente –. Devo dire che è cresciuta esponenzialmente sia l'attività sia ovviamente il fatturato perché per quello che riguarda il bilancio siamo passati da un budget annuale che sfiorava appena i 300mila euro al milione e quattro col quale l'abbiamo chiuso l'anno scorso, e quest'anno faremo ancora meglio. Per quello che poi riguarda gli spettacoli erano anni in cui c'erano 20-30, nel 2024 sono stati 160: pensavamo fosse un numero record non superabile e invece alla fine del 2025 ne faremo 200, considerando anche che l'attività alla fine si svolge in 8 mesi e non in 12 perché noi da giugno a settembre siamo fermi”.
La nuova stagione
A Camogli si ripartirà infatti venerdì prossimo, 3 ottobre, con Colpi di timone, terza incursione di Tullio Solenghi nel mondo di Gilberto Govi per continuare poi con 49 altri appuntamenti fino a Capodanno tra prosa, cabaret, musica di tutti i generi, teatro ragazzi e incontri in una multidisciplinarietà che è diventata la cifra stilista più evidente del 'Sociale' permettendo di stagione in stagione un incremento costante di spettatori grazie anche ad una politica dei prezzi coraggiosa che pure quest’anno non prevede aumenti. Nel panorama italiano di teatri strutturati come questo, un vero e proprio unicum.
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